Milano, 2 gennaio 2012 - Al termine dell'ultimo saluto a don Luigi Verzè, alla camera ardente allestita nel Ciborio del San Raffaele, c'è stata una piccola polemica che ha coinvolto Pierino Zammarchi,  il costruttore per le opere edilizie del San Raffaele e Giuseppe Rotelli, imprenditore nel settore della sanità.

 

"SI PAGAVA PERCENTUALI ANCHE CON ROTELLI" - Pierino Zammarchi, indagato nell'ambito dell'inchiesta per la bancarotta dell'ospedale ha ammesso: "Io ho lavorato anche per Rotelli al San Donato, e anche lì si pagava la percentuale". Poi, si è sbilanciato spiegando di un 'meccanismo di pagamenti' che a quanto dice "funziona dappertutto e per chiunque vuole lavorare, da Roma a Milano, dalla Sicilia alla Sardegna". "Bisognava pagare" ha ripetuto più volte Zammarchi, e a chi domanda se questa 'percentuale' che pagava a Giuseppe Rotelli, imprenditore nel settore della sanità, alla guida dell'Irccs policlinico San Donato, si possa considerare una tangente replica: "Certo". Detto questo Zammarchi però si è affrettato a spiegare che si riferisce a tanti anni fa e che non erano tangenti in senso stretto.

 

"MAI TANGENTI" - Giuseppe Rotelli replica a quanto dichiarato stamattina dal costruttore Zammarchi su presunte "percentuali" pagate per ottenere lavori, respingendo l'accusa e annunciando querela. "Avendo appreso con incredibile stupore, che il Signor Zammarchi avrebbe dichiarato che 'Ho pagato tangenti a Rotelli quando lavoravo a San Donato' - è scritto in una nota del Gruppo Ospedaliero San Donato - Rotelli precisa, non senza rilevare la singolarità che questa dichiarazione viene fatta soltanto dopo che Velca ha presentato l'unica offerta migliorativa per l'acquisto del San Raffaele. Il Professor Giuseppe Rotelli non ha mai conosciuto il Signor Zammarchi ed esclude in modo categorico di avere mai ricevuto tangenti nella sua vita da chicchessia quanto meno da lui. Il Professor Giuseppe Rotelli ha dato mandato ai propri legali Avvocato Marco De Luca e Avvocato Giuseppe Lombardi di prendere tutte le iniziative legali necessarie e opportune per tutelare la sua onorabilità".