Milano, 17 dicembre 2011 - Ventimila euro per coprire lezioni curricolari. L’istituto comprensivo Diaz, due primarie e una media in zona centro, presenta il conto ai genitori. I soldi non bastano più. «Si tratta di una iniziativa partita dalle famiglie e avvallata dal consiglio d’istituto – spiega il dirigente scolastico, Marzia Zanolari – chi vuole può fare una donazione alla scuola». Ma l’Ufficio scolastico territoriale vuole vederci chiaro: «La richiesta è illegittima – tuona il provveditore Giuseppe Petralia – perché i genitori non possono stipendiare gli insegnanti delle lezioni curricolari».

Tre sono i plessi dell’istituto: la media Beltrami in piazza Cardinal Massaia e le elementari Diaz di via Crocefisso e De Marchi di via Sant’Orsola. Ieri la preside ha inviato una «lettera aperta a tutti i genitori» delle tre sedi. «Essendo in difficoltà per promuovere la qualità del nostro Istituto… accetto con profonda gratitudine il sostegno di chi vuole donare alla scuola un fondo volontario per mantenere tutte le attività». Poi parte la lista della spesa: per le due primarie occorrono 6 mila euro per il «progetto musica curricolare», 6mila per «educazione fisica» e 4mila per il «laboratorio informatico». Alla media servono “solo” 3mila euro per il «progetto teatro». Infine l’indicazione del conto corrente dell’istituto.

Alcuni genitori sono pronti a dare un contributo minimo, altri contestano l’iniziativa: «Mi sembra illegale. Perché siamo arrivati a questo punto?». Marzia Zanolari si difende: «la proposta è partita dai genitori – osserva – e il consiglio di istituto ha approvato la lettera. Si tratta di donazioni volontarie e ho specificato come saranno impiegati i fondi, sotto il controllo del consiglio».

La preside specifica che i soldi saranno utilizzati per «le attività di innovazione scolastica. Ci siamo ritrovati con 1300 bambini e 56 classi, 4 in più dell’anno scorso. Per garantire le compresenze abbiamo bisogno di docenti esperti provenienti dall’Isef o dal Conservatorio. Anche se non ricevessimo nulla, andremmo avanti lo stesso, riducendo i progetti da 30 a 25 ore». Il dirigente scolastico territoriale vuole vederci chiaro. «Le lezioni non possono essere pagate dai genitori – ricorda Petralia – e la scuola può utilizzare donazioni solo per attività di ampliamento dell’offerta formativa, non per insegnanti delle lezioni curricolari, come sembra scritto nella circolare. Chiederò giustificazioni perché si rischia di creare un danno all’utenza».