Milano, 16 dicembre 2011 - Negli stessi spazi dove per 30 anni Fratel Ettore ha accolto i diseredati della città, vicinissimo alla stazione Centrale di Milano, rinasce oggi un moderno centro di accoglienza in grado di ospitare ogni notte 64 senza tetto.  Il centro, inaugurato oggi dall’arcivescovo Angelo Scola, è l’ultima tappa del progetto ‘Un cuore in stazione’ ideato nel 2008 da Ferrovie dello Stato e Enel Cuore, affiancate in questa occasione anche da Fondazione Cariplo, Fondazione Milan e Caritas ambrosiana.

Il vecchio rifugio di via Sammartini è stato completamente ristrutturato e offerto in comodato d’uso dalle Ferrovie dello Stato, proprietarie dell’immobile, alla Caritas. I lavori, durati 5 mesi, sono costati 1,3 milioni di euro. Al posto delle due grandi camerate con i letti a castello, ricavate in un ex magazzino ferroviario sotto i binari della Stazione Centrale, sono state realizzate 16 camere da quattro posti, una sala ritrovo per la colazione e le
attività ricreative, ma anche un locale lavanderia, un ambulatorio medico e un deposito bagagli per gli ospiti.

La struttura sarà aperta tutti i giorni della settimana dalle 18 (le 19 in estate) alle 8.30; si tratterà di un servizio a bassa soglia, concepito per dare ospitalita' temporanea a uomini, italiani e stranieri, in condizioni di grave emergenza. In particolare, 20 posti saranno disponibili per una permanenza massima di 10 giorni (pronto intervento); 40 saranno riservati per gli ospiti che accetteranno di seguire un percorso di recupero e quindi avranno la possibilita' di rimanere nel centro per piu' tempo. I restanti 4 posti serviranno a far fronte alle situazioni d'emergenza più acuta, per un soggiorno massimo di 2 giorni. In quest'ultimo caso, i posti potranno essere occupati da senza tetto accompagnati da volontari e operatori delle unità mobili e dell'Help center della stazione centrale e dagli agenti delle forze dell'ordine; per gli altri 60, invece, si avra' accesso al Rifugio su segnalazione dei servizi di Caritas Ambrosiana.

La gestione dell'accoglienza è affidata ad uno staff composto da un coordinatore, due educatori, cinque custodi presenti a turno di notte e di giorno, assunti dalla Cooperativa Farsi Prossimo, promossa dalla Caritas. Non mancherà, ovviamente, il contributo dei volontari: per formarli la Caritas ha realizzato un corso di formazione che si concludera' il 20 dicembre al quale hanno partecipato 30 persone.

 

Il cardinale Angelo Scola ha commentato: "Sono segnali molto positivi. La Caritas ambrosiana, attraverso i suoi volontari, incide sulla situazione di povertà che da un lato è endemica, dall’altro è resa più acuta dalla crisi che stiamo attraversando’’. Soddisfatto anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: "Sono orgoglioso perchè si
riapre la porta di un luogo che aveva dato un segnale di accoglienza, purtroppo ce ne sarà sempre più bisogno, ma la nascita e lo sviluppo di questa iniziativa danno un segnale importante di solidarietà che ci deve essere soprattutto nei confronti dei piu' deboli. In questo il comune di Milano c'è  e ci sarà sempre".