Londra, 4 dicembre 2011 -  Mercoledì si apre la stagione de La Scala, a Milano, e da Londra, sul teatro, uno dei più antichi e più prestigiosi al mondo, cade una tegola pesante: una confessione all’Observer, il domenicale del Guardian, di una delle star della compagnia di ballo, Mariafrancesca Garritano, la quale rivela che anoressia e bulimia sono una costante tra le sue compagne. Una su 5 delle ballerine che conosce è anoressica e, proprio per questo, a suo giudizio molte di loro non sono in grado di avere figli. Dietro lo scintillante mondo del balletto, aggiunge la Garritano -che ha scritto anche un libro autobiografico, “La verità, per favore, sulla danza"- non è tutto rose e fiori e la pressione, le rivalità , i disturbi sono quelli dipinti in The Black Swan, lo psicodramma che ha regalato un Oscar a Natalie Portman.

“Quando ero adolescente, gli istruttori mi chiamavano ‘mozzarella’ o ‘gnocco cinese’ davanti a tutti: limitai così tanto il cibo che le mestruazioni mi saltarono per un anno e mezzo, a 16 e 17 anni, e scesi a 43 chili”. Secondo la Garritano, la stragrande maggioranza delle ballerine (7 su 10) non ha il flusso mestruale proprio per colpa di diete al limite: “Mangiavo una mela e uno yogurt al giorno, affidandomi all’adrenalina per superare le prove”. Il risultato è che “alcune vennero alimentate a forza in ospedale, altre colpite da depressione e sono in terapia ancora oggi. Io soffrii di gravi dolori intestinale e frequenti fratture ossee, dovute -credo - al tipo di dieta”.

C'è persino chi ha fatto alla riduzione del seno, pur di mantenere la figura esilissima. E anche adesso, sostiene la Garritano, “pare che non sia cambiato nulla. Troppo spesso le maestre sono ex ballerine frustrate che fanno agli altri quello che è accaduto a loro: i genitori pensano che le loro figlie siano in buone mani e perdono i contatti con le ragazze che instaurano una relazione religiosa con lo specchio degli esercizi, i loro insegnanti e il pubblico”. La Garritano, arrivata a Milano a 16 anni, dalla Calabria, dal 1998 nel Corpo di Ballo del teatro, dice di aver “valutato la possibilità di essere licenziata”: “Ma amo La Scala, ci tengo ed è per questo che spero che le cose possano cambiare"