Milano, 8 novembre 2011 -  "Per fare sì che una tragedia come quella capitata alla famiglia Scalmani non si ripeta occorre mobilitarsi”. Così, dopo la morte di Giacomo, il 12enne in bici travolto da un tram sabato sera in via Solari, nasce l’idea di un cittadino milanese che sta promuovendo su Facebook una manifestazione in bici sabato prossimo alle 15.30 con partenza da palazzo Marino .

Un corteo silenzioso, che ha già raccolto oltre 100 adesioni e sta crescendo con la diffusione nel quartiere e non solo di un volantino per annunciare l’iniziativa, che dovrebbe passare “attraverso luoghi come via Torino, corso San Gottardo, via Ripamonti che sono altrettanto pericolosi per finire poi in via Solari. Perché ciò che è successo al piccolo Giacomo non è un incidente, ma una tragedia annunciata - si nella pagina che promuove su Facebook l’iniziativa -, dovuta alla cattiva educazione stradale e ad una politica troppo permissiva nei confronti delle auto (soste vietate, alta velocità, ecc...) E’ importante farsi sentire. A differenza di altre biciclettate spesso colorate e vivaci, propongo che sia un corteo mesto, anche con striscioni, che faccia sentire il peso di ciò che è accaduto e che non deve assolutamente mai più accadere”.

 

DISTRUTTA LA DONNA DELL'AUTO - "Non difendo a spada tratta nessuno, nemmeno mia figlia, perchè è morto un ragazzino di 12 anni. Dico solo che Marilena non ha ancora smesso di piangere, da sabato sera". Il giorno dopo la veglia per Giacomo Scalmani, il 12enne travolto e ucciso sabato scorso da un tram in via Solari a Milano, a parlare è la mamma della 29enne, residente a Treviglio e dipendente di un importante negozio di moda in zona Montenapoleone.

La donna è rimasta coinvolta nell'incidente: secondo una prima ricostruzione della polizia locale di Milano era seduta sul sedile posteriore di una Yaris, appena parcheggiata da un amico proprio in via Solari. E avrebbe aperto la portiera facendo sbandare improvvisamente Giacomo Scalmani, finito sui binari del tram con la sua bicicletta. Anche Marilena, come l'autista del mezzo pubblico, è indagata per omicidio colposo.