Milano, 8 ottobre 2011 - Ci sono stati momenti di tensione al presidio, organizzato da Anpi e Cgil in piazza Miani nel quartiere Barona di Milano, indetto per protestare contro l'apertura di una sede della Fiamma Tricolore in via Tosi, a poca distanza dal luogo della manifestazione.


Gruppi antifascisti e forze dell'ordine sono entrati in contatto quando alcuni partecipanti al presidio hanno deciso di muoversi in corteo (un centinaio di persone). Dopo una lunga trattativa, al rifiuto di concedere il permesso di muoversi, alcuni manifestanti hanno comunque provato a partire. A quel punto sono avvenute due-tre brevi schermaglie con le forze dell'ordine sul posto.
 

I manifestanti antifascisti lamentano due contusi : uno dei due  è  il consigliere comunale di Sel Luca Gibillini, colpito da un manganello al capo e medicato nel vicino Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo.

A scatenare il confronto tra manifestanti e forze dell'ordine dunque sarebbe stata la richiesta dei primi di potersi muovere dal presidio autorizzato contro l'apertura di una sede della Fiamma Tricolore in zona, in un breve corteo nel quartiere Barona ''stando pero' ad ampia distanza dalla sede della Fiamma Tricolore'', hanno spiegato i manifestanti. A cercare di intavolare una trattativa con le forze dell'ordine a presidio della piazza, affinche' arrivasse il via libera al corteo e' stato il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati. Al rifiuto della Questura di concedere il permesso, i militanti del vicino centro sociale Zam (che hanno partecipato all'iniziativa organizzata da Anpi e Cgil) avevano deciso di fare ritorno nel loro spazio occupato proprio in corteo, fatto che ha innescato la reazione delle forze dell'ordine.

Poco lontano, tra eco di canzonette del Ventennio e sventolio di bandiere di partito o con la croce celtica, è stata
inaugurata la nuova sede della Fiamma Tricolore-Destra Sociale. Il locale si trova in uno scantinato in via Tosi, nel quartiere popolare della Barona. In una trentina si sono presentati per ascoltare l'intervento del segretario nazionale Luca Romagnoli e del proprietario dello spazio, nonche' segretario provinciale del partito, l'avvocato Gabriele Leccisi. Il figlio di Domenico, che fu deputato Msi e autore del trafugamento della salma di Mussolini, ha annunciato ''la resurrezione a Milano della vera Fiamma Tricolore che segna la continuita' con la Repubblica sociale''. Per Leccisi la crisi economica aiutera' i militanti a ''riconquistare le posizioni perse. Andremo in tutti i quartieri della citta'''...
 

Nella sede, uno stanzone senza finestre, ma con bancone bar, le librerie stracolme dei piu' diversi volumi, tavoli e sedie, non mancano bandiere e gadget che rimandano al Fascismo. Dalle bandiere con aquila e fascio agli stickers con scritte come 'Boia chi molla', 'Me ne frego', 'Credere obbedire combattere' scritto sotto il volto del Duce e una t-shirt 'L'Italia agli italiani"