Milano, 7 ottobre 2011  - Il consiglio di amministrazione della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor ‘’ha approvato il piano di risanamento’’ che prevede lo scorporo delle attività cliniche e di ricerca (compreso Laboraf, Resnati e Science Park) e il loro conferimento in una nuova società.

La nuova società è stata promossa dal Vaticano e dalla famiglia Malacalza. Controllerà una Fondazione “che avrà esclusivamente compiti di salvaguardia dello spirito originale dell’Istituto”, si legge in una nota della fondazione San Raffaele.

Per la newco Ior-Malacalza è già allo studio l’ipotesi di successiva acquisizione del nuovo Ospedale di Olbia e sono in via di definizione gli accordi per le iniziative del San Raffaele G. Giglio di Cefalù e del San Raffaele del Mediterraneo di Taranto.

Il piano di risanamento approvato dal board prevede un investimento complessivo di 250 milioni di euro, metà della famiglia Macalza e metà dello Ior. La nuova società dovrà accollarsi 500 milioni di euro di passività. Il piano verrà depositato al Tribunale Fallimentare di Milano il 10 ottobre.

Secondo quanto riporta l'agenzia Adnkronos, nel piano sarebbe previsto il soddisfacimento integrale di tutti i creditori privilegiati e il pagamento dei restanti creditori in una percentuale che potrà variare fra il 52% e il 60% circa. Sarebbero poi tutelati tutti i posti di lavoro (circa 3.800). La parola definitiva sull'accettazione del piano spetterà ai creditori che decideranno se accettare o meno l'offerta di Ior-Macalza.