Milano, 1 ottobre 2011 - «Chiediamo massima tolleranza da parte della polizia locale». Parte da qui la protesta dei commercianti di viale Abruzzi contro le multe dei ghisa. Parte da una raccolta-firme per chiedere una sorta di moratoria sulle sanzioni «durante tutto il periodo di esecuzione dei lavori per la realizzazione della preferenziale, per non creare un’ulteriore situazione di disagio in un contesto già difficile per chi lavora e vive in questo quartiere». Facciamo un passo indietro. A fine agosto è partito il cantiere della corsia riservata alla linea 92, che libererà la strada al filobus nei due chilometri e mezzo di tragitto tra via Piccinni e piazza Cappelli: secondo il progetto del Comune, l’opera dovrebbe essere ultimata tra poco meno di due anni.

A un mese dall’arrivo delle ruspe, gli esercenti attaccano: «Siamo tartassati da vigili e ausiliari della sosta: ogni giorno, contravvenzioni a raffica, anche ai clienti che parcheggiano l’auto per pochi minuti». Le strisce blu lungo il marciapiedi, tracciate al posto del tratto di carreggiata prima occupato dalla preferenziale, e i posti ricavati nelle vie limitrofe, con sosta a raso riconvertita a lisca di pesce, non bastano per sopperire ai mille posti auto tirati via dal vecchio spartitraffico. Così, trovare uno spiraglio è praticamente impossibile. «Serve buon senso, altrimenti saremo costretti a chiudere». Insufficienti anche le aree per il carico e scarico merci: «I fornitori si stanno stancando - avverte Claudio Marchesetti, titolare di un negozio di fiori all’angolo con via Noe -. Del resto, sono sempre a rischio verbale. E poi intralciano inevitabilmente il traffico».

A lanciare la mobilitazione Chicca Monti, che gestisce la profumeria «Giuliana» da 23 anni: «Siamo un centinaio di esercenti lungo tutto il corso: raccoglieremo le firme e le invieremo all’assessore Pierfrancesco Maran e al comando di polizia locale». A replicare proprio il responsabile comunale della Mobilità: «Capisco le innegabili difficoltà - esordisce Maran - ma non possiamo proprio chiudere un occhio». Tra l’altro, prosegue l’assessore, «la tolleranza zero sulla sosta selvaggia ci è stata chiesta dai residenti durante le due assemblee pubbliche di qualche settimana fa». Per quanto concerne, invece, le zone riservate al carico e scarico, «faremo una verifica e, se necessario, ne realizzeremo altre».