Milano, 24 settembre 2011 - Dopo l’ennesimo episodio di intimidazione, avvenuto nella notte a Parabiago, il presidente dell’Associazione Sos Racket e Usura Frediano Manzi ha deciso di vendere tutte le attività e di lasciare l’Italia "visto che oramai sempre di piu’ vengono a mancare le elementari forme di sicurezza, indegne di un paese civile".

 

Questa notte sconosciuti sono entrati nel chiosco di fiori della famiglia Manzi a Parabiago e "dopo decine di episodi di intimidazione ricevuti su ogni attività di proprietà della nostra famiglia - ha denunciato Manzi - dobbiamo prendere atto che il servizio di tutela, affidato a vari comandi di Carabinieri, non funziona ed è una farsa". 

 

Proprio per questo motivo, Frediano Manzi ha scritto per la quarta volta al Prefetto di Milano per chiedere la revoca immediata di ‘’un inutile servizio’’ che da due anni è  stato assegnato alla famiglia Manzi "che di fatto non garantisce la sicurezza nè per me nè per i miei familiari, viste le continue ed incessanti intimidazioni che continuano a arrivare, come le minacce ricevute per due volte quest’anno a Garbagnate Milanese".

 

"La famiglia di Frediano Manzi - conclude la nota -, pertanto, appena finito di cedere tutte le attività di sua proprietà, ha deciso di trasferirsi in un’altra nazione visto che oramai sempre di piu’ vengono a mancare le elementari forme di sicurezza, indegne di un paese civile".