Milano, 21 settembre 2011 -  I pm di Milano Luigi Orsi e Laura Pedio dovrebbero depositare giovedì l'istanza di fallimento del San Raffaele, il gruppo ospedaliero guidato da Don Verzè e oberato da un debito di quasi un miliardo e mezzo di euro.

Da quanto si è saputo la Procura, durante la riunione di martedì con il consigliere Giovanni Maria Flick, e con l'avvocato Alberto Alessandri, ha informato i due dell'intenzione di chiedere il fallimento anche perchè ciò sarebbe finalizzato ad evitare non solo che la situazione economico-finanziaria si aggravi ma anche il pagamento random ad alcuni creditori e non ad altri.

Con la domanda di fallimento la Procura potrebbe puntare ad accelerare i tempi del salvataggio. La cordata Ior-Malacalza a metà settembre aveva presentato un'offerta per rilevare le attivita' core del San Raffaele, fra cui ospedali e centri ricerca, mettendo sul piatto della bilancia 250 ilioni più accollo di debiti per 750 milioni. Tuttavia gli advisor Vitale e Associati, lo studio legale Gianni Origoni Grippo e il penalista Alberto Alessandri avevano chiesto sei settimane per arrivare alla presentazione del concordato preventivo con l'asseverazione del piano di
ristrutturazione da parte dei professionisti, Angelo Provasoli e Mario Cattaneo. Negli incontri di ieri il San Raffaele aveva mostrato l'intenzione di accorciare i tempi a quattro settimane, e quindi entro il 10 ottobre.

La Procura, però, appare orientata a presentare la richiesta di fallimento. A quel punto, il Tribunale fallimentare avrebbe una ventina di giorni per convocare un'udienza con le parti.  La data potrebbe cadere attorno al 12 ottobre. Nel frattempo le procedure per il concordato preventivo andrebbero comunque avanti. La Procura, presentando istanza di fallimento, punta a garantire in primo luogo la parità di trattamento fra i creditori ed evitare un ulteriore aggravarsi della situazione. La richiesta di fallimento potrebbe - da un punto di vista procedurale - in ogni caso essere fatta rientrare nel caso di una positiva evoluzione della soluzione.

 

CDA: "NESSUNA INTERFERENZA CON PIANO SALVATAGGIO" - L'eventuale richiesta di fallimento da parte della Procura di Milano non interferirà con i piani di salvataggio del gruppo sanitario.  E' quanto precisa un portavoce del consiglio di amministrazione in una nota. "L'eventuale istanza di fallimento presentata dalla procura - sottolinea il comunicato - non interferisce con il programma di lavoro che il cda si e' dato e che prevede il deposito della domanda di concordato preventivo comprensiva del piano di risanamento e dell'impegno finanziario per il prossimo 10 ottobre". A conferma il portavoce ha aggiunto che "si sta già lavorando a definire le linee di un piano strategico sulle future attivita' cliniche e scientifiche del San Raffaele per il prossimo quinquennio".