Milano, 19 settembre 2011 - Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, è  arrivato al teatro alla Scala per la prima riunione del Consiglio di amministrazione da quando è stato eletto sindaco. Il primo cittadino, infatti, per statuto è presidente della Fondazione e di conseguenza del Cda. Per lui, dunque, si tratta di un debutto. "Fiero, orgoglioso ed emozionato": così si è detto il primo cittadino. "Presiedere il cda del tempio della lirica - ha detto - permette di comprendere dal di dentro l’importanza che ha e dovrà avere sempre più la Scala per lo sviluppo della cultura e per l’attrattività della città".

All’ordine del giorno della riunione, il budget per il 2011. Quando ancora era sindaco Letizia Moratti aveva promesso al teatro un contributo straordinario di tre milioni che però non sembra sia stato predisposto in bilancio. E con i problemi di denaro del Comune, sembra difficile che il contributo a questo punto possa essere confermato. Il sindaco non ha voluto commentare la riunione, in cui sia Comune sia Provincia hanno fatto presenti i loro problemi di bilancio e di conseguenza anche le difficoltà a dare tutte le risorse previste al teatro. Per mantenere il pareggio di bilancio anche senza questi fondi, la via, a quanto si apprende, sarà duplice: ricerca di nuovi soci ma anche riduzione dei costi.

 

La Provincia di Milano ha dei problemi a trovare i fondi promessi come socio fondatore della Scala per il 2011: poco meno di tre milioni che il presidente Guido Podestà lega alla vendita di un immobile in zona Porta Vittoria.
In pratica, se la Provincia riuscirà a vendere il palazzo, potrà versare la sua quota, altrimenti no. Si tratta di un problema, che si aggiunge al fatto che il Comune, con ogni probabilità, non sara’ in grado di versare i 3 milioni di euro di contributo straordinario promessi da Letizia Moratti.

"Come buona parte del nostro bilancio - ha spiegato il presidente Podestà all’uscita del cda della Scala - questi soldi sono condizionati alla vendita dell’immobile di Porta Vittoria’’. Un immobile, stimato circa 55 milioni di euro, per cui sono andati deserti due bandi. ‘’Stiamo verificando - ha spiegato il presidente - se un interesse che è stato dichiarato puo’ arrivare a un valore considerato congruo dall’Agenzia delle Entrate e dal Consiglio comunale’’.

 

TRE MILIONI? NON CI SONO - Non sono a bilancio e il Comune non potra' versare alla Scala i 3 milioni di euro promessi dall'ex sindaco Letizia Moratti al Piermarini. Lo ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia a margine
del consiglio comunale, interpellato riguardo al cda della Fondazione che si e' tenuto stamani. "Il Governo ha diminuito il proprio contributo alla Scala. Per quanto riguarda il Comune - ha spiegato Pisapia - noi confermiamo il nostro contributo a bilancio, ma quello che abbiamo scoperto ancora una volta e' che il sindaco Moratti si era impegnata a un extra contributo di 3 milioni di euro. Purtroppo a bilancio questo non risulta".

"Io ho fatto le mie scuse al cda della Scala per questo impegno che non risulta e non ha la possibilita' di essere mantenuto in tempi brevi - ha proseguito Pisapia -. Ma ho anche detto che dopo il 30 settembre, quando presenteremo il bilancio in consiglio comunale, faremo di tutto per dare un segnale forte del nostro attaccamento e dell'importanza che diamo alla Scala come luogo di cultura e di eccellenza della lirica a livello internazionale".

Pisapia ha rimarcato che "cercheremo comunque di trovare le risorse, ma tutti devono sapere che oggi la ricerca dei fondi e' difficile, e bisogna valutare quanto e' possibile reperire rispetto a un impegno di 3 milioni, verbalizzato dal consiglio di amministrazione della Scala, ma di cui non risulta nulla in Comune, e purtroppo nemmeno nelle casse comunali". A riguardo, sempre a margine della seduta d'aula di oggi, ha commentato l'assessore al Bilancio Bruno Tabacci: "La spending review riguarda tutti, anche la Scala".