Milano, 29 agosto 2011 -  I debiti del San Raffaele ammontano a oltre 1,4 miliardi di euro contro il miliardo di euro emerso a inizio estate. Per l’esattezza l’indebitamento ammonta a ben 1,476 miliardi.  L’indicazione patrimoniale è emersa alla luce anche del rapporto economico aggiornato messo a punto dalla società di consulenza Deloitte.

Il Cda ha esaminato la situazione economico finanziaria e patrimoniale al 30 giugno predisposta da Deloitte e ha preso atto che "rispetto alle stime presentate in passato, sono state rilevate variazioni legate principalmente all’emergere di potenziali passività relative a garanzie concesse dalla Fondazione per conto di società del gruppo". Le passività sono salite a 1,476 miliardi, di cui 431 milioni legati a leasing, factoring e alle garanzie concesse.

Al tempo stesso il patrimonio netto è stato rettificato da Deloitte sulla base dei principi contabili riferiti alle società per azioni, e risulta negativo per 210 milioni di euro. Nell’analisi precedente tale valore risultava invece positivo per 28 milioni. L’Ebitda normalizzato riferito al 2010 rimane tuttavia positivo. Il comunicato del Cda prosegue: "Tali principi contabili risultano prudenziali e considerano le attività del gruppo sulla base dei valori storici". Il Cda, presieduto da Don Luigi Verzè, ha poi conferito a Maurizia Squinzi la carica di direttore amministrazione e finanza dal primo settembre. 

Il Consiglio si è  dato appuntamento al 5 settembre per una prima analisi delle linee guida del progetto di risanamento, con l’obiettivo di definire nei tempi concordati con la magistratura (metà settembre) una soluzione tecnica che consenta di marcare la necessaria discontinuita’ gestionale, pur garantendo la continuita’ dello spirito della Fondazione.