Milano, 6 agosto 2011 - Oltre il Varesotto, la Brianza e alcune zone di Milano sono state colpite da un vero e  proprio nubifragio, nella serata e notte di venerdì.

 

MONZA - Particolarmente colpito il centro della città, investito da forti raffiche di vento e da grossi chicchi di grandine. Allagati numerosi sottopassi, non percorribili dalle autovetture, con conseguente paralisi del traffico. In alcuni punti l'acqua ha raggiunto i 40 centimetri di altezza. Bloccata anche la circolazione ferroviaria. Nonostante i numerosi allagamenti e alcuni alberi sradicati dal vento, non ci sono stati feriti ma solo danni ad abitazioni e automobili. Sul posto, sono intervenute numerose squadre di vigili del fuoco provenienti anche da Milano e i volontari della Protezione civile.

 

SEVESO - Poco prima dell’una di ieri notte, il fiume è per l’ennesima volta uscito dal suo alveo. Un’esondazione rapidissima: 27 minuti in tutto dal primo livello di allarme (che scatta a 1 metro e 48 centimetri) all’esondazione vera e propria, che accade quanto il fiume supera i 3 metri. Praticamente allagata la zona nord di Milano, le più colpite piazza Caserta, viale Ca’ Granda, via padre Luigi Monti, viale Suzzani, viale Testi, viale Sarca, via Valfurva, via Val Cismon e piazzale Istria.

All’una e mezza, è arrivato l’assessore Granelli (che ha la delega alla Protezione civile), con il comandante dei vigili, per rendersi conto di persona della situazione. “C’erano sul posto i mezzi dell’Amsa - mi ero già sentito al telefono con la presidente Sonia Cantoni - e poi quelli di polizia locale, Protezione civile comunale, vigili del fuoco e del servizio idrico gestito da Mm, che è l’ente che ha dato materialmente per primo la segnalazione di allarme esondazione. I primi interventi di emergenza sono stati dedicati a impedire l’accesso nelle zone alle auto e di salvare alcuni automobilisti, una decina, che erano rimasti bloccati nelle loro vetture. Ma soprattutto, a far defluire le acque per evitare ulteriori danni per allagamenti. Poi, alle 4 del mattino, sono entrati in azione i mezzi Amsa per incominciare a pulire le strade dal fango e dai detriti”. Dalle 6 del mattino sono 17 le squadre al lavoro, più tre di spurgo. Alle dieci se ne sono unite altre 9.

Verso le 9.30 del mattino, è arrivato anche il vicesindaco Guida, già avvertito nella notte dall’assessore Granelli: “Assieme alla consigliera Fregoni del consiglio di zona 9 abbiamo visitato soprattutto gli stabili con le cantine allagate. Per rendere ancora più rapide le procedure per uscire dall’emergenza, con l’assessore Castellano, abbiamo già attivato diverse cooperative sociali perché da lunedì si mettano al lavoro per ripulire cantine e seminterrati da fango e detriti, in modo da riuscire a mettere tutto a posto entro Ferragosto. Ho anche chiesto all’assessore Majorino di attivarsi per dare assistenza agli anziani soli, usando le procedure previste nel piano anticaldo 2011 già attivo. Per quanto riguarda le prossime ore abbiamo chiesto un monitoraggio meteo della situazione alla Protezione civile regionale sul bacino fluviale del Seveso per poter avere eventuali allerta con il maggior anticipo possibile”.

L'assessore Maran ha aggiunto: "La questione del Seveso è scandalosamente annosa e va risolta senza perdere ulteriore tempo. Due settimane fa sono stati presentati in Regione i progetti delle vasche per evitare le esondazioni. Ora a Regione e Provincia chiediamo di accelerare le procedure di approvazione e finanziamento di questi progetti”.