Milano, 9 luglio 2011 - Il Piano di governo del territorio (Pgt) approvato dalla Giunta Moratti sarà revocato e riscritto dalla nuova amministrazione targata Giuliano Pisapia. Una decisione resa nota ieri, al termine dell’incontro di Giunta, dal sindaco e dall’assessore all’Urbanistica, Lucia De Cesaris. A lei Pisapia lascia subito la parola: «Abbiamo unanimemente deciso di intraprendere la strada della revoca della delibera del Pgt e di tornare alla fase delle osservazioni avanzate da cittadini, associazioni e comitati — annuncia l’assessore —. Le osservazioni saranno rivalutate insieme ai pareri giunti dai vari enti. L’attuale Pgt non esprime le linee strategiche di pianificazione di questa maggioranza. Attraverso la valutazione delle osservazioni — spiega la De Cesaris — cercheremo di tenere in conto l’esito dei cinque referendum cittadini e ristabiliremo le regole di una vera democrazia partecipata, che la precedente Giunta ha infranto».

 

Al momento la squadra di governo di Palazzo Marino si è «unanimemente» espressa su un’informativa redatta dalla De Cesaris, la proposta di delibera di revoca sarà portata in Giunta venerdì prossimo, per poi essere presentata in Consiglio comunale. L’attuale Pgt fu approvato dalla Giunta Moratti dopo oltre cinquanta sedute di Consiglio comunale, ma ad oggi non era ancora stato depositato e pubblicato sull’albo pretorio e sulla Gazzetta Ufficiale. Il Pd in primis e il Pdl avevano chiesto che il Piano fosse prima pubblicato e poi si intraprendesse l’iter di una variante. Una richiesta mirata a scongiurare un’eventuale deroga alla scadenza di legge, pena il commissariamento, per l’approvazione del documento: il 31 dicembre 2012.

Una strada che la De Cesaris non ha però ritenuto di dover percorrere. Quindi, revocato il Piano, ila Giunta riprenderà in mano le 4.765 osservazioni giunte da cittadini e associazioni, le accorperà per aree tematiche, deciderà quali recepire e quali no, e porterà il nuovo documento di piano in Consiglio comunale. Le osservazioni quelle sono e quelle restano: non è consentito a cittadini e associazioni di avanzarne altre o di nuove. «Pubblicare il Pgt e subito dopo avviare il procedimento della variante avrebbe significato consentire al Piano di esplicare tutti i suoi effetti, dando a terzi il diritto di operare già durante la discussione della variante. In questo modo — spiega la De Cesaris — la città si sarebbe davvero paralizzata. Ad oggi il Pgt non è efficace, perché non pubblicato. Non ci sono diritti soggettivi già costituiti. La revoca prima della pubblicazione evita, quindi, il rischio paralisi. Approveremo il Pgt entro il 31 dicembre 2012. Una sfida».

E Pisapia va oltre: «Il termine del 31 dicembre 2012 è il termine ultimo, ma il nostro impegno è chiudere prima, dare alla città il nuovo Pgt entro l’estate del prossimo anno. Con questa decisione — sottolinea il sindaco — onoriamo l’impegno preso in campagna elettorale: ascoltare i cittadini e le loro osservazioni come succede nelle democrazie partecipate. Non è un passo indietro ma un passo avanti sia urbanistico sia giuridico: sul Pgt pendono infatti due ricorsi al Tar del tutto fondati, la revoca, quindi, accelera l’iter. Non si tratta di bloccare la città ma di capire che città vogliamo».