Milano, 27 aprile 2011 - È stata archiviata l'inchiesta sul presunto "omicidio del consenziente" a carico di don Luigi Verzè. Il giudice dell'udienza preliminare di Milano Fabrizio D'Arcangelo ha dichiarato prescritto il reato ipotizzato per il fondatore del San Raffaele.

Nell'ottobre 2006, in un'intervista al Corriere della Sera, don Verzè rivela di aver fatto "staccare la spina" a un amico malato nei primi anni '80. Dichiarazioni che fanno scattare l'iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Milano. Alla chiusura delle indagini, il pm Giovanna Cavalleri chiede l'archiviazione: la notizia del reato sarebbe infondata, e il reato stesso è da considerarsi prescritto.

L'omicidio del consenziente, infatti, non è più punibile dopo 12 anni. Nel caso di don Verzè, quindi, si sarebbe estinto a metà anni '90. Una tempistica che ha spinto il gup D'Arcangelo ad archiviare il procedimento.