Milano, 17 aprile 2011 - Migliorano le condizioni dei feriti nell’incendio di sabato in viale Fulvio Testi, costato la vita a un uomo. Ma i tecnici ancora non escludono che possa essersi trattato di un gesto doloso. Nello stabile posto sotto sequestro, i periti sono al lavoro per capire le cause di un incendio sviluppatosi probabilmente per ragioni fortuite. Tuttavia, quella mancanza di tracce evidenti che aveva portato in un primo momento ad escludere di fatto l’ipotesi dolosa, ora può essere letta anche diversamente. Le fiamme potrebbero essere partite dal vano ascensore, suppongono gli esperti, ma l’unica cosa certa è che il materiale plastico di cui erano rivestite le rampe delle scale ha fatto da conduttore e ha distrutto tutto. Dunque nessuna traccia evidente di dolo, ma neppure alcun indizio di cause d’altro tipo. E in questa totale assenza di certezze, anche l’ipotesi dolosa sembra non venir più scartata a priori. Anche perché, stando all’amministratrice del condominio già stata sentita dai carabinieri, l’edificio sarebbe stato in regola con tutti i controlli antincendio e le norme di sicurezza.
I feriti. All’ospedale San Raffaele è ricoverata una bimba di 5 anni con lievi ustioni (e non gravi, come si era pensato in un primo momento). Il vero problema per la piccola è un’intossicazione da monossido di carbonio ma «sebbene la situazione sia seria - dicono i medici - non c’è pericolo di vita». Nello stesso ospedale è ricoverata anche la madre della bimba, anche lei per problemi di intossicazione: le sue condizioni sono leggermente peggiori rispetto alla piccola, ma anche la donna non rischia la vita. «Forse già oggi - spiega la struttura - entrambe saranno trasferite in reparto».
La donna ha chiamato al cellulare il marito mentre le fiamme riempivano il palazzo: «Mi urlava di salvare nostra figlia - ha sopiegato l’uomo dopo aver recuperato in casa alcuni giocattoli per la figlia - io ero al lavoro, sentivo le sue urla poi il cellulare si è spento». All’ospedale Niguarda è ricoverata invece una donna di 81 anni per un’intossicazione da monossido. Le sue condizioni per i medici «non sono particolarmente critiche». Più serie quelle di un ragazzo di 21 anni, arrivato ieri al pronto soccorso con ustioni a mani e gambe. Attualmente è sotto sedativi e in osservazione, ma nemmeno lui è in pericolo di vita, e non appena possibile sarà trasferito nel centro grandi ustionati della stessa struttura.
Lo stabile di viale Fulvio Testi sarà inagibile a lungo, così il Comune ha provveduto a trovare una sistemazione in lcuni alberghi cittadini a cinque famiglie, per un totale di 18 persone tra cui 5 minori. «Un gesto che testimonia la nostra vicinanza a tutte le persone sfollate», ha spiegato il vice sindaco Riccardo De Corato.
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