Milano, 16 aprile 2011 - Sembra fatta. «Abbiamo sbloccato la questione delle aree» assicurano dal Comune. Già, stamattina, alla sede di Expo 2015 Spa, il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Regione, Roberto Formigoni, presenteranno gli estremi dell’accordo sulla Newco, l’istituenda società per l’acquisto delle aree scelte per l’Esposizione. «Martedì porterò al Bie la soluzione decisa» commenta Giuseppe Sala, amministratore delegato della Spa, che «resterà stazione appaltante» nonostante la Newco. Ieri è arrivato il via libera di Fondazione Fiera all’istituzione della nuova società. Non ancora quello degli altri proprietari dei terreni, i Cabassi. Un rinvio dovuto solo a motivi procedurali, garantiscono da Palazzo Marino. I fratelli immobiliaristi aspettavano infatti che il Comune formalizzasse l’offerta per i terreni in un documento da portare al Cda di Belgioiosa. La lettera sarà inviata oggi, dopo una riunione tecnica a Palazzo Marino, e i Cabassi la esamineranno in Cda lunedì. Il loro «sì» è però dato per scontato. Così fosse, i Cabassi cederebbero i loro terreni alla Newco senza entrarvi. Il prezzo è fissato a 40 milioni più i 7 di Cascina Triulza.

 

L'adesione della Fondazione è stata decisa, ieri, all’unanimità, dal Consiglio generale dell’ente. «Questa soluzione — dichiara il presidente Gianpiero Cantoni — garantisce l’interesse della Fondazione alla tutela del proprio patrimonio e la migliore ricaduta territoriale dell’evento, a vantaggio della collettività». La Fondazione entra nella società - una Stu, società di trasformazione urbana — convertendo i propri terreni (valutati 50.8 milioni) in capitale sociale. L’ente di largo Domodossola avrà il 35% della società. La maggioranza sarà del Comune, con una quota del 51% e il diritto a designare l’amministratore delegato. Alla Regione, il 10.5%. Il resto dovrebbe essere spartito tra Provincia (1.5%) e Comune di Rho. Ma ieri Guido Podestà, numero uno di Palazzo Isimbardi, ha ribadito di non aver intenzione di entrare nell’operazione: «Entreremmo solo se la nostra mancata partecipazione simbolica creasse problemi ai soci». La Provincia annuncia poi di voler ridurre la propria partecipazione (10%) in Expo Spa: «Ritengo logico un coinvolgimento, attraverso una ripartizione delle nostre quote, delle Province contermini: Monza e Brianza, Varese, Como, Novara, Alessandria. Palazzo Isimbardi, in questo caso, manterrebbe un 4-5%, suddividendo la restante parte con le altre Province».

E ieri, tra assemblea dei soci e cda, è stato un giorno di svolta anche per Expo Spa. «I soci — fa sapere Sala — hanno confermato il versamento per intero delle rispettive quote per il 2011». Nella seduta di ieri la società ha registrato l’avvenuto versamento della prima tranche: 13 milioni dal ministero dell’Economia, 720 mila euro dalla Regione e dal Comune e 360 mila euro dalla Camera di Commercio. La Provincia si è impegnata a versare la sua quota (360 mila euro) entro martedì. «I presupposti per la ricapitalizzazione — conclude Sala — sono così caduti».