Milano, 9 aprile 2011 - "Il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta", questo l'appello, promosso da 14 reti giovani tra cui il sito web www.repubblicadeglistagisti.it , la campagna "Giovani non + disposti a tutto" della Cgil, l'associazione Dottorandi e dottori di ricerca italiani, prevede una mobilitazione in tante piazze italiane. A Milano la manifestazione è iniziata alle 15,30 alle Colonne di San Lorenzo. Sul palco comici come Diego Parassole, musicisti come il gruppo Cattive Compagnie di due giovani cantautori milanesi, e diversi precari che racconteranno le loro esperienze ma lanceranno anche proposte.

In una piazza resa bollente dai 30 gradi d'aprile si sono quindi riuniti giovanissimi precari e altri che invece sono nel limbo da anni: dai ricercatori universitari agli operatori dei call center, dai giovani architetti ai giornalisti free lance. Una vera e propria esplosione di dignità di lavoratori che tutti i giorni sono costretti a fare i conti con le carenze di contratti che impongono che il futuro si fermi al suo giorno di scadenza: "Non è possibile che non ci vengano garantiti i diritti fondamentali. Vogliamo poter ammalarci e avere figli senza rischiare di perdere il lavoro". E spiegano: "Vogliamo essere ironici e dissacranti e vogliamo che ad essere visibili siano le persone e le reti che hanno aderito all’appello e alle iniziative fatte fino ad ora".  

 

SCIOPERO PRECARI - Le associazioni e i collettivi che da undici anni organizzano a Milano la May Day Parade, il cui simbolo è San Precario, stanno preparando il primo “sciopero precario”, e allo scopo organizzano gli Stati Generali della Precarietà, che si terranno a Roma dal 15 al 17 aprile. La comunicazione arriva da una nota su www.precaria.org .

E poi si legge: “Scendono in piazza i precari, una manifestazione indetta solo apparentemente da reti, collettivi e gruppi autonomi, ma la regia e la sceneggiatura e’ a firma Cgil/Camusso. San Precario scuote la testa e sorride: è da 11 anni che i miei devoti denunciano la condizione precaria ed erano i soli. Ogni anno lo urlavano con migliaia di watt per le strade di Milano: il Primo Maggio Precario - MayDay MayDay”.

“Oggi - prosegue Precaria.org - tutti ne parlano anche i sostenitori del pacchetto Treu (1997), che diede il via libera alla precarizzazione e all’erosione di diritti e che allora usavano parole come ‘flessibilità’ indispensabile per salvare il paese. Ben vengano comunque i precari e le precarie in piazza che parlino che facciano sentire la loro forza. San Precario, pur non aderendo, ci sarà, farà la sua apparizione, ma per andare oltre perchè adesso è ora di parlare di chi precarizza la vita e di costruire un vero sciopero precario”. 

“I ‘precarizzatori’ - prosegue Precaria.org - hanno nomi e cognomi e sulla precarietà hanno incassato profitti e abusato: cooperative sociali e non, amministrazioni comunali, call center, case editrici, studi professionali, ministeri (pensiamo ai precari dell’istruzione), aziende ospedaliere, supermercati, imprese edili. Hanno obbligato ad aprire partite iva, hanno sfruttato stagisti, abusato dei contratti a progetto, hanno utilizzato una quarantina di possibilita’ contrattuali che da una parte garantivano profitti e dall’altra impoverivano e mettevano sotto ricatto la vita di migliaia e migliaia di giovani e meno giovani, migranti e italiani”.

“E’ per questo - continua Precaria.org - che la manifestazione del 9 aprile rischia di ridurre i precari a semplici testimonial di se stessi, ricalcando lo stereotipo mediatico dello ‘sfigato’. E allora? Come ribaltare l’immaginario dello sfigato? Basta guardare la realtà e vi accorgerete che i precari sono una potenza: se si fermano loro si ferma il paese. Siamo noi i protagonisti. E’ su questa base che San Precario sta costruendo un vero sciopero precario, che colpisca il profitto e che faccia male. Ed eèper costruire questo percorso che il 15/16/17 a Roma ci sarà il terzo appuntamento degli Stati Generali della Precarieta’: reddito incondizionato, welfare anche per i contratti atipici, abolizione delle leggi precarizzanti dalla Treu alla Bossi-Fini".