Milano, 12 marzo 2011 - E' una poltrona per due, quella dell’ormai prossimo arcivescovo di Milano. Il cardinale Dionigi Tettamanzi è in procinto di andare in pensione. Lunedì prossimo il porporato che guida la diocesi ambrosiana dal 2002 compie 77 anni e scade, a quel punto, la proroga di due anni che il papa gli concesse al compimento dei 75 anni, l’età standard per il pensionamento di un vescovo. I due candidati in «pole position» per la diocesi più grande d’Europa sono il cardinale Gianfranco Ravasi e il cardinale Angelo Scola. Non è affatto escluso, però, che alla fine Benedetto XVI si decida per un terzo nome. La nomina, ad ogni modo, è ormai prossima.

 

Nelle scorsa settimane, il nunzio apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, ha inviato una lettera a tutti i vescovi della Lombardia, agli ausiliari di Milano e a tutti i presuli a capo di una conferenza episcopale regionale per chiedere di indicare il loro candidato preferito. Data l’importanza di Milano, la missiva è stata inviata anche a tutti i cardinali italiani e a diversi esponenti del laicato cattolico, come, ad esempio, gli esponenti di Azione cattolica e di Comunione e liberazione. Ricevuta la risposta, il nunzio ha compilato una terna di nomi che, accompagnata da un documento che fa il punto della situazione («status quaestionis», in latino), ha inoltrato alla Congregazione per i vescovi. Dopo aver esaminato il dossier, il prefetto, il cardinale canadese Marc Ouellet, illustrerà al Papa la terna dei candidati. A quel punto Benedetto XVI sceglierà il nuovo arcivescovo di Milano. Si tratta di una decisione sovrana e il Pontefice può anche scegliere di accantonare la terna e nominare un outsider.

 

La consultazione avviene sotto il segreto pontificio, ma nella terna sarebbero contenuti tre nomi: Ravasi, Scola e Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza. Ravasi, 68 anni, è biblista e teologo molto apprezzato da Benedetto XVI, nonché dal Segretario di Stato Bertone. Il Papa lo ha chiamato, nel 2007, a guidare il ministero della Cultura della Santa Sede. Brianzolo, è stato tra i collaboratori del cardinal Carlo Maria Martini da prefetto della Biblioteca ambrosiana, che ha guidato per quasi un ventennio. Intellettuale versatile, amico di personalità come la poetessa Alda Merini, collabora con giornali e televisione su questioni di spiritualità e di esegesi biblica. Ratzinger, di recente, gli ha affidato un progetto per il dialogo con gli atei e i non credenti, «Il cortile dei gentili», che prenderà le mosse proprio il prossimo 24 marzo a Parigi. L’altro candidato forte per Milano è il cardinale Angelo Scola, 69 anni, attualmente patriarca di Venezia. Nato nel milanese, è teologo vicino a Comunione e liberazione (come anche l’attuale prefetto della Congregazione dei Vescovi Ouellet). Fu tra i fondatori di Communio, rivista di teologia molto rispettosa della tradizione cattolica alla quale, nel corso degli anni, ha collaborato anche Joseph Ratzinger. Molto apprezzato dal cardinale Camillo Ruini, è stato rettore della Pontificia università Lateranense prima di essere nominato vescovo di Grosseto e, dal 2002, di Venezia. Dalla Laguna ha promosso, tramite la rivista Oasis, un intenso dialogo con il mondo musulmano internazionale. Il 7 e 8 maggio prossimi dovrebbe accogliere il Papa in visita a Venezia ed Aquileia. Il terzo candidato è Gianni Ambrosio, 67 anni, teologo e vescovo di Piacenza-Bobbio dal 2007. Prima, oltre che parroco, ha svolto attività di giornalista ed è stato assistente spirituale delle Acli, delle Fuci e dell’Agesci vercellesi. Attualmente è assistente ecclesiastico dell’università Cattolica del Sacro Cuore.