Milano, 21 febbraio 2011 - Svendopoli, ecco l’elenco. Oggi il presidente del Pio Albergo Trivulzio Emilio Trabucchi consegnerà al presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri la lista delle case vendute dalla Baggina negli ultimi anni. E Palmeri ha deciso di consegnare l’elenco già oggi ai consiglieri comunali, senza aspettare la commissione Casa convocata mercoledì dalla presidente Barbara Ciabò. «Domani (oggi, ndr) — annuncia Palmeri — riceverò dal presidente del Pat l’elenco degli immobili venduti e lo trasmetterò immediatamente ai consiglieri comunali. Mi è stato anticipato che i documenti conterranno tra i dati relativi ai beni anche i riferimenti ai valori economici dell’Agenzia del territorio e le modalità con cui si è proceduto all’alienazione».

 

Avanti tutta, senza troppi formalismi, a differenza che per gli elenchi dei 1.064 affittuari consegnati ai consiglieri comunali venerdì scorso. «In questo caso — spiega Palmeri — non ci sono questioni legate alla privacy, trattandosi di una comunicazione avente come oggetto atti pubblici». Questa la conclusione a cui sono arrivati Palmeri e il segretario comunale Giuseppe Mele dopo una rapida consultazione domenicale. Una conclusione sollecitata anche dall’opposizione a Palazzo Marino. Nel primo pomeriggio la consigliera del Partito democratico Carmela Rozza è stata netta: «Basta con le sceneggiate viste venerdì prima della consegna degli elenchi degli affittuari. La lista degli immobili venduti dal Pat venga consegnata subito ai consiglieri comunali». Un messaggio che la Rozza ha fatto arrivare a Palmeri. Da qui l’accelerazione e la decisione finale.

 

Alcuni nomi di vip che hanno acquistato case del Pat sono già emersi. Si va dall’assessore regionale Domenico Zambetti, che ha comprato un appartamento di 110 metri quadrati in corso Sempione 51 per 533 mila euro, al direttore generale dell’ospedale San Carlo Antonio Mobilia (160 mq in largo Rio de Janeiro per 518 mila euro) fino alla moglie dell’ex assessore regionale alla Sanità Antonio Simone, Carla Vites (310 metri quadrati in via Guerrazzi 2 per 1,5 milioni di euro). Oggi saranno diffusi, come detto, anche i nomi degli altri cittadini che hanno acquistato case dal Pat. I valori d’acquisto degli appartamenti dovranno essere analizzati prezzi di mercato alla mano per capire se ci sono stati favoritismi. C’è già qualcuno, però, che dopo Affittopoli denuncia un nuovo scandalo: Svendopoli. Il segretario del Psi Roberto Biscardini ha già fatto i conti in tasca al Pat: «Sono stati persi 500 milioni di euro. È una stima per difetto, che somma il valore delle case svendute e quello degli affitti di favore». Il segretario provinciale del Pd Roberto Cornelli, intanto, affonda il colpo: «Si dimettano i vertici del Pat voluti da Moratti, Lega e Pdl, perché è evidente che non sono stati in grado di gestire il patrimonio a loro affidato».

 

Il sindaco Letizia Moratti, intanto, sta valutando la strategia da adottare con i vertici del Pat. Pubblicamente il primo cittadino invita tutti alla prudenza, a non fare processi sommari e a valutare con attenzione affitti e prezzi di vendita delle case della Baggina confrontandoli con quelli di mercato. L’azzeramento del consiglio di amministrazione del Pat, convocato in seduta straordinaria domani, non è stato ancora annunciato. Ma la Moratti sembra pensare a un commissariamento dei vertici della Baggina. Trabucchi, vicino al Popolo della Libertà, sarebbe costretto a fare un passo indietro. Al suo posto, sul ponte di comando del Pat, potrebbe salire l’attuale vicepresidente Francesca Zanconato, moglie dell’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. Una fedelissima della Moratti: fa parte del consiglio direttivo della «Casa di Letizia» e del comitato degli «Amici di San Patrignano».