Milano, 16 febbraio 2011 - Decolla la Tem, la Tangenziale est esterna di Milano, restano al palo, per carenza di fondi, i prolungamenti delle due linee metropolitane M2 fino a Vimercate e M3 fino a Paullo che erano stati inserite nell’accordo di programma sottoscritto nel 2007.
Mentre ieri veniva presentato il progetto definitivo della Tem, al trentunesimo piano del Pirellone, in strada gli ambientalisti protestavano contro il progetto che viene considerato «la fabbrica dello smog di domani», allarmati dalle mancate promesse («non ci sono nè soldi nè garanzie certe per il prolungamento della M2 e della M3») e dai costi lievitati di oltre cento milioni di euro.

Eppure di fronte alle preoccupazioni di Legambiente anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, è stato fermo e snocciolando dati (con Tem 136 milioni di risparmi per la collettività, un risparmio di otto milioni di ore annue di viaggio) sulle metropolitane ha ribattuto: «Non è vero che non verranno messe a regime. C’è un problema sul finanziamento del prolungamento delle due linee, che chiede un soluzione per il 60% a carico del pubblico e il 40% del territorio (mancano 500 milioni di euro da reperire), che deve fare la propria parte. È su questo punto che siamo più indietro. Dobbiamo accelerare il lavoro da parte di tutti, in un’ottica di corresponsabilità e all’insegna del pragmatismo lombardo».
 

Sulle proteste Cattaneo ha tagliato corto, «non ricordo di aver visto progetti di infrastrutture che non siano stati contestati dalle associazioni ambientaliste, anche se poi, alla prova dei fatti, hanno dato risultati molto positivi per l’abbattimento del traffico e la riduzione dell’inquinamento atmosferico». Come esempio l’assessore ha citato la quarta corsia della Milano-Bergamo «che era un intervento molto contestato ma una volta completato ha abbattuto in maniera decisiva gli inquinanti e il traffico». Per gli esperti non c’è dubbio che la stessa cosa si verificherà con Tem che alleggerirà il traffico delle tangenziali milanesi che hanno raggiunto un livello di saturazione con un traffico giornaliero sulle tratte più cariche pari a 170 mila veicoli al giorno. La nuova Tangenziale esterna sarà un’autostrada a pedaggio con tre corsie per senso di marcia e sarà percorsa da un traffico medio giornaliero stimato a 70 mila veicoli.
Trentadue chilometri, il tracciato si snoderà da Melegnano ad Agrate e si collegherà con il resto della rete autostradale, A1 e A4. Trentotto, infine, i chilometri di opere connesse, 34 i Comuni attraversati, 3 le Province e 3 gli enti Parco. L’avvio dei lavori è fissato entro settembre. «Questa nuova opera sarà pronta per l’Expo - ha assicurato il governatore Roberto Formigoni ricordando i progetti per la Brebemi e per la Pedemontana. Tre opere che completano l’infrastutturazione della Regione,permettendo così ai cittadini di viaggiare con maggior velocità e in massima sicurezza».


Soddisfatto anche il presidente della Provincia, Guido Podestà: «Questa infrastruttura rappresenta un nuovo tassello del processo in atto di modernizzazione della Grande Milano». Podestà non esclude di poter ricavare dal pedaggio delle tangenziali (con tasse di scopo) le risorse per finanziare i prolungamenti delle metropolitane.