Milano, 9 febbraio 2011 - Riduzione del limite di velocità sulle tangenziali a 70 km all’ora e abbassamento del riscaldamento negli edifici pubblici al di sotto dei 20 gradi. Queste le prime due misure decise dal tavolo dei sindaci convocato dalla Provincia sull’emergenza smog.

Il presidente della Provincia, Guido Podestà ha detto: "Abbiamo stabilito di avviare subito la riduzione della velocità sugli assi a scorrimento veloce a 70 km all’ora fino a che vi sarà questa situazione e poi di obbligare tutti gli edifici pubblici a una temperatura inferiore ai 20 gradi, avviando poi una serie di altre iniziative strutturali. Mi rendo conto che ogni misura in questo senso accontenta qualcuno e scontenta qualcun’altro. Mi permetto di sottolineare però che è in gioco la salute dei cittadini". Le misure, ha aggiunto, potrebbero scattare da lunedì prossimo.

"Per quanto riguarda le targhe alterne - ha spiegato poi - abbiamo deciso di aspettare due settimane per vedere i risultati di una sperimentazione che hanno avviato a Brescia. Ci sono posizioni contrastanti perchè c’è chi crede in questa posizione e chi non ci crede per nulla e anche i dati scientifici sono contrastanti".

 

ROBERTO FORMIGONI - Il presidente della Regione Lombardia, durante una conferenza stampa al Pirellone, aveva presentato alcune misure contro lo smog: l’incentivo di due milioni ai comuni per potenziare i controlli su auto e impianti di riscaldamento inquinanti; tremila euro ai cittadini per abbandonare il mezzo privato e utilizzare il mezzo pubblico e un incontro con i mobility manager per studiare strategie di lotta all’inquinamento.

La prima misura, ha spiegato Formigoni, riguarda il "potenziamento dei controlli, che spetta ai Comuni ma non sempre viene effettuato". La Regione "da una parte invita i Comuni a fare i controlli e dall’altra garantisce un contributo di due milioni di euro ai Comuni che dimostrano di aver effettuato i controlli". L’obiettivo, sottolinea il governatore è "Triplicare il numero dei controlli e arrivare entro il 15 aprile a 120/150 mila".

Il secondo provvedimento, invece, è la mobility-card che da oggi passerà "dalla fase sperimentale alla fase strutturale". I cittadini "che rinunciano all’uso del mezzo privato, in cambio ottengono un bonus di tremila euro all’anno per utilizzare i mezzi pubblici". Infine, Formigoni conclude illustrando la terza iniziativa: "il primo meeting dei mobility manager presenti in Lombardia. Studieremo le strategie comuni per migliorare il trasporto ecocompatibile dei dipendenti delle aziende".