Milano, 8 febbraio 2011 - E’ deceduta l’anziana madre di Renato Vallanzasca in una casa di cura milanese. La donna, 94enne, era malata da tempo e, proprio in relazione alla malattia della mamma, il Bel Renè aveva ottenuto di essere avvicinato nel carcere di Bollate qualche anno fa. Nel luglio del 2006 aveva scritto al presidente Napolitano e all'allora Ministro della Giustizia Mastella chiedendo la grazia per il figlio.

L'anziana donna, negli ultimi tempi, aveva superato le crisi che l'affliggevano da tempo e, a quanto si è saputo, è morta serenamente. Vallanzasca, attualmente, è in regime di lavoro esterno e qualche giorno fa ha richiesto la semilibertà. 

 

E, proprio nel giorno della scomparsa della mamma, il tribunale di sorveglianza di Milano ha respinto l’istanza presentata personalmente dal Bel Renè, nel quale aveva chiesto la semilbertà, ovvero la possibilità di trascorrere parte delle giornate fuori dal carcere lavorando e facendo altre attività per il reinserimento sociale. A quanto si è appreso, nel motivare il "no" alla richiesta di Vallanzasca, ex capo della mala milanese degli anni '70 condannato a quattro ergastoli e a 260 anni di carcere, il tribunale avrebbe fatto riferimento anche ad una recente
denuncia a suo carico per oltraggio a pubblico ufficiale. A fine dicembre scorso, infatti, il bel Renè mentre stava trascorrendo qualche giorno a Mondragone (Caserta), grazie a un permesso, era stato denunciato dai carabinieri per essersi rivolto con offese e insulti ai militari che erano andati a controllarlo in albergo. "Non sono un detenuto da quattro soldi", avrebbe detto, stando al verbale dei militari.

L’udienza relativa all’istanza era stata discussa alcuni giorni fa e Vallanzasca, che nei mesi scorsi ha visto ‘bocciata’ anche una richiesta di liberazione condizionale, non si era presentato davanti ai giudici. Da alcuni mesi il Bel Renè gode però del permesso al lavoro esterno, e puo’ uscire per andare a lavorare in una pelletteria, per poi far ritorno la sera nel carcere di Bollate. La semiliberta’, a differenza del lavoro esterno, non e’ un permesso, ma una misura alternativa alla detenzione, il cui fine è far "rientrare in societa" il detenuto. La mancata concessione della semilibertà non è comunque legata al fatto che per ottenerla si deve avere scontato la metà della pena. Vallanzasca ha comunque passato in galera già 38 anni.