Milano, 18 dicembre 2010 - E' battaglia a colpi di diffide fra il gruppo neofascista Forza Nuova, la Questura e il Comune, che ha revocato un proprio spazio inizialmente assegnato al movimento di estrema destra in corso Buenos Aires 20. Ieri Forza Nuova ha mandato una diffida alla Questura affinchè non ponga in atto «atti di reimmissione in possesso del Comune» dello spazio prima della mezzanotte di oggi. Un atto speculare alla diffida inviata ieri dalla questura al movimento, in cui lo si invita a non intraprendere «alcuna iniziativa, per motivi di ordine pubblico».

 

Lo spazio conteso è in corso Buenos Aires 20 e Forza Nuova si apprestava a inaugurarlo come seconda sede milanese. Almeno fino alle proteste di associazioni antifasciste. L’11 dicembre, mentre un migliaio di persone sfilavano per ricordare la strage di piazza Fontana, il Comune ha così deciso di revocare la sede per motivi di ordine pubblico. In base all’atto, il movimento doveva lasciare lo spazio entro 5 giorni, dunque entro la mezzanotte di oggi.

Per evitare scontri, Forza Nuova ha rinunciato all’inaugurazione delle sede, preferendo un presidio in piazza Aspromonte. A soli 400 metri dallo spazio di corso Buenos Aires 20, infatti, si terrà oggi in piazza Oberdan un altro presidio di Anpi, Cgil ed ex deportati, alle 14,30 in piazza Oberdan, a Visto il dissidio con la Questura, Fn si è rivolta ai Carabinieri di via Moscova: «Da giorni i nostri diritti vengono calpestati, ci aspettiamo che almeno loro ci tutelino».

Esultano i commercianti, che temevano l’ennesima minaccia allo shopping nell’ultimo sabato di acquisti prenatalizi. Il presidente del comitato Venezia Buenos Aires, Paolo Uguccioni, ieri aveva invitato tutti a un passo indietro. ma le polemiche non si spengono.

«I neonazisti - commenta Luciano Muhlbauer, cooordinatore del Prc - diffidano la Questura e la Questura diffida democratici e antifascisti, tra cui le associazioni di ex-partigiani ed ex-deportati, dal presentarsi in piazza Oberdan e disturbare la gazzarra dell’estremismo nero». E tutto questo «con l’aggravante dello spalleggiamento attivo dei neonazisti da parte di uomini e donne della cerchia del Ministro Ignazio La Russa, e del vicesindaco De Corato, cioè il consigliere comunale del Pdl, Marco Osnato, e la consigliera provinciale del Pdl, Roberta Capotosti».