Milano, 15 dicembre 2010 - La Corte d’appello di Milano ha confermato che l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e il funzionario dello stesso servizio Marco Mancini non sono giudicabili per il sequestro di Abu Omar a causa del segreto di Stato. La sentenza di primo grado è stata riformata per il collaboratore di Pollari, Pio Pompa, e per Luciano Seno la cui condanna è scesa da tre anni a due anni e otto mesi. Mentre per Robert Seldon Ledy ex capo della Cia a Milano, la pena inflitta è di 9 anni.

Con la sentenza di oggi è stato confermato anche il risarcimento di 1,5 milioni di euro, per l’ex Imam Abu Omar e per sua moglie. In particolare, i giudici hanno confermato il risarcimento di 1 milione di euro per Abu Omar, assistito dall’avvocato Carmelo Scambia, e di 500 mila euro per sua moglie, assistita dall’avvocato Luca Bauccio. I giudici, però, a differenza del primo grado, hanno escluso la condanna al risarcimento nei confronti dell’ex Imam e della moglie per i due funzionari del Sismi Luciano Seno e Pio Pompa. Il risarcimento, dunque, resta a carico dei 23 agenti della Cia condannati oggi.  

NICOLO' POLLARI - L'ex direttore del Sismi, è "molto soddisfatto" per la sentenza del processo milanese d’appello sulla vicenda del sequestro di Abu Omar, che ha confermato per lui il non luogo a procedere per l’esistenza del segreto di Stato. Lo ha spiegato il suo legale, l’avvocato Nicola Madia, che lo ha sentito telefonicamente subito dopo la lettura del dispositivo. "Pollari - ha spiegato l’avvocato - è molto soddisfatto, perchè ha allontanato l’amaro calice, perche’ avrebbe potuto andare incontro a una condanna anche da innocente". L’avvocato ha poi chiarito che Pollari "avrebbe potuto dimostrare la sua innocenza nel processo, se la vicenda non fosse stata coperta dal segreto di Stato".

 

Durante la sua requisitoria, avvenuta alla fine di ottobre, il sostituto procuratore generale Pietro de Petris aveva chiesto alla corte di condannare a 12 anni di carcere Pollari e a 10 anni Mancini. I due in primo grado erano stati prosciolti per l’esistenza del segreto di stato insieme ad altri funzionari del Sismi, coinvolti secondo l’accusa nel rapimento dell’ex imam avvenuto a Milano nel febbraio 2003. Inoltre, il pg aveva chiesto anche 12 anni per Jeff Castelli, all’epoca capo della Cia in Italia, la cui posizione è stata stralciata questa mattina insieme a quella da altri due agenti del servizio segreto statunitense. Per i tre il tribunale aveva disposto il non doversi procedere per la loro immunita’ diplomatica.