Milano, 23 novembre 2010 - Sono durate solo una decina di giorni, e già questa notte sono state tolte. E' la breve vita delle luminarie natalizie multilingue in via Padova, frutto di un progetto artistico dell’artigiano Claudio Sighieri.  "Un messaggio, se così fosse, che riteniamo inaccettabile e anche lesivo dell`immagine cosmopolita di cui Milano è sempre andata giustamente orgogliosa” ha denunciato la cooperativa Comin, augurandosi “che si tratti soltanto di un grande equivoco e per questo richiediamo, per smorzare all`origine ogni polemica, che le luminarie in tutte le lingue siano ripristinate quanto prima”. 

 

LUCIANO MUHLBAUER - Sulla rimozione delle luminarie natalizie multilingue è intervenuto anche il coordinatore milanese del Prc, che ha parlato di “pessima notizia, perché significa che chi governa Milano ha scelto la strada dell`idiozia”. “Noi non sappiamo come siano andate le cose - ha spiegato Muhlbauer - né se sia Cadeo il ladro di luminarie, ma sappiamo con certezza che è lui l`assessore all`arredo urbano e pertanto competente in materia e quindi ci rivolgiamo a lui per chiedere, in primo luogo, una spiegazione e, in secondo luogo, il ristabilimento della situazione precedente”.

 

PIERFRANCESCO MARAN E MAURIZIO BARUFFI - "Milano non può diventare Adro - hanno dichiarato i consiglieri comunali del Pd - le feste sono un momento di unità e pensare che le scritte in lingua urtino la sensibilità di qualcuno è da cretini. Pensano di amministrare una grande città come Milano come se fosse un borgo di provincia, fortunatamente tra 6 mesi ci sarà la possibilità di cacciarli da Palazzo Marino. Se il Comune non recede da questa stupidata rimettendo immediatamente le scritte che c’erano prima, sono certo che saranno i residenti della via ad intervenire in tutte le lingue del mondo per ricordare a tutti che le feste sono un momento di unione e di fratellanza”.

 

MAURIZIO CADEO - L' assessore all’Arredo urbano del Comune di Milano, in merito alla polemica sulla rimozione delle luminarie multietniche in via Padova, ha detto: “Ho ritenuto opportuno spostare le scritte, compresa quella in italiano, in una delle vie di accesso alla città di Milano, come per esempio viale Forlanini, perché ritengo che l’integrazione non possa essere utilizzata a fini di strumentalizzazione politica e che i veri valori dell’integrazione si concretizzano nel non creare quartieri ghetto: l’integrazione deve essere estesa a tutta la città”. “L’illuminazione di via Padova con il progetto dei cuori di luce è stata fortemente voluta e pagata dal Comune di Milano al di fuori del bando delle luminarie natalizie indetto dal Comune e dalla Camera di Commercio come segnale forte di attenzione di una importante via di periferia” ha continuato  Cadeo, spiegando che “l’aggiunta di scritte in diverse lingue è nata da una richiesta di alcuni soggetti del mondo associazionistico culturale all’allestitore Seghieri”. “Siamo di fronte - ha concluso l’assessore - a speculazioni politiche come dimostra la reazione dell’opposizione, una reazione che documenta come si cerchi di sfruttare strumentalmente l’integrazione in ogni occasione, compreso il Natale”.

 

LEGA NORD - A sorpresa la Lega Nord ha criticato la decisione dell’assessore di Milano Maurizio Cadeo. "Ogni luce in più accesa in via Padova - ha affermato l’eurodeputato e consigliere comunale del Carroccio Matteo Salvini - è la benvenuta: male dunque ha fatto l’assessore Cadeo a rimuovere le luci, perdendo denaro ed energie che invece dovrebbe impiegare per cose piu’ importanti". Nel difendere le luminarie natalizie di via Padova, al di là di qualunque messaggio contenessero, Salvini ha però lanciato una stoccata all’opposizione, dopo le dure polemiche di cui si e’ resa protagonista. "La sinistra, se fosse una sinistra seria - ha concluso Salvini - dovrebbe evitare di cercare complotti dietro ogni angolo: andasse semmai a parlare agli italiani che vivono in via Padova". 

 

DON COLMEGNA - "Un brutto episodio che mi auguro sia chiuso in fretta". Così  il direttore della Casa della Carità, ha commentato la rimozione delle luminarie natalizie con gli auguri in varie lingue da via Padova, cuore di uno dei quartieri multietnici di Milano. "Le scritte con gli auguri di Natale nelle lingue delle comunità straniere che vivono a Milano - ha affermato il sacerdote - sono un messaggio positivo: evitiamo per favore di esasperare il clima e cerchiamo invece momenti di coesione". Per il fondatore della Casa della Carità, diventata un’istituzione a Milano nel campo dell’accoglienza degli ultimi e della solidarietà, invece di rimuovere i messaggi di auguri nelle varie lingue del mondo il Comune dovrebbe preoccuparsi degli sprechi di alcune luminarie del centro. ‘’Non vedo la ragione - ha osservato Don Colmegna - per togliere le luminarie in via Padova, semmai si puo’ porre il problema della sobrieta’ di altre istallazioni in città". Non nascondendo l’indignazione per l’episodio, don Colmegna ha concluso la sua riflessione con una battuta dall’ironia amara. "Dopo aver tolto gli auguri di Natale nelle lingue straniere - ha osservato - ci manca solo che le mettano in dialetto...".