Milano, 30 ottobre 2010 - Un anno dopo, la ruota panoramica torna a girare. Nel senso che il Comune ci riprova. Ieri mattina la Giunta di Palazzo Marino ha deciso di avviare un nuovo bando per collocare la maxi-giostra all’interno del Parco Sempione, precisamente nello spiazzo di terra che c’è in via Malta, a poche decine di metri dall’ingresso dell’Arena civica. Nuovo bando, sì, perché il precedente non è stato particolarmente fortunato, anzi. Una delle società che ha perso la prima gara, la Euro Park Services srl, ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Il Comune, però, ne è uscito vincente: nel marzo scorso il Tar ha riconosciuto legittimo il percorso adottato dall’amministrazione per dotare la città di una ruota panoramica.

 

Viva la ruota, dunque. Nei mesi scorsi l’assessore al Verde e Arredo urbano Maurizio Cadeo ha valutato con i tecnici il luogo più adatto per la maxi-giostra, la cui collocazione non richiederà scavi. Scartati il Parco Montanelli di via Palestro, l’area del Palalido e via Pagano, Cadeo è tornato alla carica con il Parco Sempione. Secondo l’amministrazione comunale, il posto giusto è proprio quello vicino all’Arena. Ma quanto costerà a Palazzo Marino installare la ruota? «Nulla — replica Cadeo —. Le spese saranno tutte a carico della società privata che si aggiudicherà il bando». Il privato avrà in concessione il suolo pubblico per 11 anni. L’assessore, intanto, fissa già i tempi dell’operazione: «Il bando durerà 45 giorni. Subito dopo ci sarà la procedura di aggiudicazione dell’appalto. L’installazione della ruota durerà circa un mese». Risultato: «Entro febbraio o marzo Milano avrà la sua ruota panoramica».

L’obiettivo di Palazzo Marino è quello di arrivare all’inaugurazione della maxi-giostra al Parco Sempione prima delle elezioni comunali fissate il prossimo maggio. Milano vuole girare la ruota. Come Vienna, Parigi e Londra. Cadeo ci crede. Una forte attrazione turistica, la ruota, anche in vista dell’Expo 2015. Con tanto di illuminazione notturna e doppia cabina iperaccessoriata. Il sindaco Letizia Moratti stavolta sembra convinta, dopo le perplessità dell’anno scorso in seguito alle proteste di alcune associazioni ambientaliste.

 

La ruota, comunque, divide. Anche la Giunta. Sì, perché durante la discussione della delibera non sono mancati i pareri scettici sulla collocazione della giostra al Sempione. Il primo a intervenire è stato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory: «Prima di mettere la ruota nell’area verde bisognerebbe fare una valutazione di impatto ambientale. E comunque io avrei preferito un altro luogo dove collocarla, la Darsena, per mostrare dall’alto la Milano città d’acqua, ma mi è stato detto che non è possibile». Tant’è. La localizzazione resta il Sempione. Finazzer Flory rilancia: «Si dovrebbe abbinare il biglietto per la ruota con quello dei musei del vicino Castello Sforzesco e prevedere delle guide che illustrino dall’alto le bellezze di Milano». L’assessore vuole evitare il rischio che l’installazione diventi «solo ed esclusivamente un giostra con bar e bancarelle con gadget patetici tutt’intorno». Si schiera nel fronte degli scettici anche l’assessore alla Salute, il finiano Giampaolo Landi di Chiavenna: «Sono molto preoccupato. L’installazione potrebbe provocare un aumento del traffico nella zona e creare un inopportuno mini luna-park nel Parco Sempione».

 

Cadeo respinge le critiche: «Le ruote panoramiche ci sono in tutto il mondo e sono proprio nelle aree verdi. I residenti contrari? Il parco non è cosa loro». Intanto anche su Facebook la ruota divide. Il gruppo a favore conta, a ieri, 1.400 iscritti, il gruppo contro 1.100. La battaglia, e non solo quella su Internet, è appena cominciata.