Milano, 25 settembre 2010 - La gente, i fan, tutti quelli ai quali per anni hanno regalato un sorriso li vogliono insieme anche nel grande viaggio. Sono oltre tremila le firme raccolte dalla petizione lanciata dal TgCom perché le spoglie di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, tumulate rispettivamente nella cappella di famiglia nel cimitero romano del Verano e in quello milanese di Lambrate, vengano riunite.

Anche il sindaco Letizia Moratti, intervenuta su News Mediaset, propone la sepoltura congiunta: «Sì, Sandra e Raimondo riuniti al Famedio, il pantheon dei cittadini illustri, se la famiglia lo vorrà». «Al Famedio — ha aggiunto il sindaco — riposano uomini di grande spessore culturale e civile, personalità nei vari settori. È un po’ lo specchio dalla nostra società e io credo che Raimondo e Sandra siano un bellissimo esempio per i giovani. Un esempio positivo di famiglia serena, ma capace anche di bisticciare, una famiglia normale».

 

Un semplice cartiglio con la scritta «Sandra Mondaini ved. Vianello». La lastra di marmo non è stata ancora collocata perché, al momento di compiere la triste operazione, ci si è accorti che superava le dimensioni del loculo. Sono rimasti il mazzo di fiori di Edgar e Rosalie, i domestici filippini che per diciannove anni hanno fatto parte della famiglia Vianello, e quello dei loro figli Gianmarco e Raymond. Da giovedì Sandra Mondaini riposa in un colombaio a Lambrate.

La distanza della sepoltura da quella di Raimondo, scomparso il 15 aprile, questa separazione dopo cinquant’anni di vita familiare e artistica in comune, ha sorpreso e addolorato lo stuolo dei fan. Gli amici di famiglia rassicurano: sono state rispettate volontà chiaramente espresse. «Sandra - dice l’amica Maureen Salmona - desiderava tornare da sua madre, che è sepolta lì e ha voluto essere sepolta con un vestito della mamma. Lo ha lasciato scritto su un biglietto. La sua volontà è stata rispettata in tutto e per tutto. Lucida fino all’ultimo, aveva chiesto anche che i due ragazzi non fossero presenti al momento della tumulazione. È stata una specifica richiesta dettata da una sensibilità molto profonda. Se così è stato fatto è perché è stato chiesto. Sandra e Raimondo desideravano così».

Verrà intitolato a Sbirulino il nido comunale di Milano Due, il quartiere doveva viveva Sandra Mondaini. La cerimonia avverrà il primo ottobre, a trentadue anni dal debutto del personaggio del clown che Sandra interpretò per la prima volta nella trasmissione «Io e la befana», nel 1978.