Gessate, 21 settembre 2010 - Era ora. Dopo anni spesi tra levatacce all’alba, ingorghi nel traffico e inutili sprechi di soldi, raggiungere Milano per gli abitanti dell’Est non sarà più un incubo. La voce dei pendolari ha infatti trovato una risposta concreta nel progetto di prolungamento della linea 2 della metropolitana fino a Trezzo sull’Adda. Un sogno che comincia ad assumere i contorni di una splendida realtà, grazie al via allo studio di fattibilità: primo fondamentale passo dell’iter burocratico.

«Magari... - è il commento, ancora incredulo di Angelo Catozzi, pensionato di 69 anni in attesa del bus che da Gessate lo riporti proprio alla sua Trezzo -. Vado a Milano almeno due volte alla settimana a causa di un problema di salute. Non so per quanto avrei potuto continuare a farlo da solo però. Ad oggi infatti mi tocca camminare da casa alla fermata dell’autobus, spendere 6 euro tra andata e ritorno - solo per arrivare alla stazione di Gessate - e uscire di casa alle 6.10 per essere al Policlinico alle 9! Se avessi la fermata del metrò a Trezzo, invece, senza dubbio mi cambierebbe parecchio la vita».

Un’opinione che unisce il pensiero di tutti i pendolari: studenti, lavoratori o pensionati che siano, indipendentemente dall’età. «Io abito a Treviglio - racconta infatti Daniela Rossi, impiegata 30enne, alzando lo sguardo dalle pagine del libro che stringe davanti a sé - e in macchina da casa mia alla stazione ci impiego da mezzora a due ore. Se invece potessi arrivare anche solo fino a Trezzo guadagnerei un sacco di tempo da dedicare a me stessa. Magari, perché no, dormendo un’oretta in più, dato che a causa dell’incognita traffico sono obbligata ad alzarmi alle 7 pur cominciando a lavorare non prima delle 9.30 in Lambrate».

 

Dello stesso avviso anche Gabriela Colpan, 33enne romena ma residente a Inzago, che solleva anche un’altra questione: «Io lavoro in un call center a Villa Fiorita - spiega - e dunque con il metrò sono molto comoda. Peccato che, sebbene Inzago confini con Gessate, arrivare in macchina ogni mattina comporta non solo una grossa perdita di tempo, ma anche di benzina, dato che per percorrere una decina di chilometri ci posso mettere anche mezzora!». Stessa situazione per la collega al suo fianco, residente a Cassano: «Se anche si utilizza l’autobus per venire in stazione - aggiunge Stefania Marciszewska, polacca - l’affidabilità dei mezzi è sempre al limite, e tra ritardi vari mi tocca alzarmi almeno alle 7 per poter essere qui a Gessate alle 8.30».

La notizia del prolungamento della MM2 lascia spazio anche al rammarico, in alcuni casi: «Cavoli che peccato!» si lascia sfuggire con grande schiettezza Marika Carbone, cassanese e studentessa di architettura di 22 anni. Che poi si spiega meglio:«Mi spiace molto che Cassano non venga direttamente coinvolta nella nuova linea, ma ammetto che prolungare la verde fino a Trezzo resta utilissimo, dato che quella città ha un grande appeal a livello lavorativo e con il metrò diventerebbe molto più facile da raggiungere».