Milano, 24 agosto 2010 - I tecnici del Dipartimento veterinario dell’Asl di Milano e i Nas hanno sequestrato 1.400 chili di carni avicole, pesce e ravioli mal conservati, durante un controllo avvenuto all’interno di un minimarket cinese (che è stato chiuso) in Via Canonica.

All’interno della bottega etnica, risultata priva di un piano di autocontrollo e in contrasto con le più elementari e corrette norme igieniche, gli ispettori hanno riscontrato gravi irregolarità, rilevando che all’interno delle due celle frigorifero, dove erano stati stoccati dei cartoni pieni di anatre, polli e varie specie ittiche, si erano formate delle stalattiti, “il segno più evidente di una ripetuta e perdurata interruzione della catena del freddo”.

Sotto sequestro sono finite anche 80 confezioni di latte cinese (su cui vige il divieto di importazione dopo lo scandalo del latte alla melamina, la sostanza tossica che veniva aggiunta da alcune industrie del settore lattiero cinese per alzare il livello proteico), 155 sacchetti di caramelle contenenti latte in polvere e centinaia di prodotti alimentari di origine vegetale che i tecnici Asl dell’Uoian (Unità Operativa Igiene Alimenti e Nutrizione) hanno riscontrato essere privi di una regolare etichettatura che non ne consente la tracciabilità.

L'Asl ha anche detto che sugli scaffali del minimarket in zona Sarpi venivano messe in vendita delle uova-Tè (uova sode messe a “bagnomaria” nel Tè), finite anche queste sotto sequestro sanitario perché prodotte senza regolare autorizzazione in un laboratorio di Baranzate di Bollate e commercializzate da una pasticceria.

 

Il controllo effettuato al minimarket cinese rientra nell’ambito dell’attività di vigilanza programmata, un calendario routinario di verifiche e controlli che il settore veterinario dell’Asl rispetta quotidianamente; lo stesso settore che, in partnership e cooperazione istituzionale con il Comune di Milano, ha eseguito da gennaio ad oggi nell’ambito del progetto “Mangia sicuro a Milano” 146 sopralluoghi (40 in esercizi cinesi, 36 di altre etnie e 70 italiani) che hanno portato a 10 sequestri penali e al sequestro di 375 chili di merce.