Milano, 9 agosto 2010 - Tedeschi, spagnoli, svedesi: sono loro i protagonisti della tenuta del turismo milanese anche in periodo di crisi. Un popolo di 500 turisti al giorno, alcuni al loro ottavo viaggio a Milano, che salgono in taxi e chiedono di essere portati nei punti più caratteristici della città. Prima meta il Duomo, poi via Torino e corso Buenos Aires scelte da un turista su sette. Un indotto per il settore del trasporto su taxi di 80 milioni all’anno.Sono dati che emergono da un’indagine Camera di commercio-Iulm sul turismo nel 2009.

 

Da qui la decisione di inserire sul sito internet della Camera di commercio, all’indirizzo «www.mi.camcom.it», una guida dedicata ai taxisti, possibili ciceroni sulle bellezze cittadine, in italiano e in inglese. Un vero e proprio corso di inglese con le situazioni più comuni, ma anche di emergenza, in cui si possono trovare coinvolti. Con domande e risposte tra clienti e taxisti, seguendo un percorso che attraversa le mete principali di Milano. Palazzi, monumenti, chiese, storie della città raccontate e da raccontare, che illustrano i monumenti meneghini con poche e chiare parole.

 

«Una guida rapida per una città più accessibile - spiega Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio - per offrire ai turisti la possibilità di apprezzare Milano, che non è solo città del business, ma anche centro d’arte per i monumenti e le sue bellezze artistiche. Una storia ricca di interesse che si può raccontare al turista d’affari e a quello vacanziero semplicemente passando davanti a un museo, a una piazza o a un monumento. Con l’aiuto importante dei taxisti e con una maggiore conoscenza dell’inglese. Anche in vista di Expo. Con la prospettiva, grazie alle nuove tecnologie multimediali, di renderli sempre più possibili punti di riferimento sulle bellezze della città».