Milano, 6 agosto 2010 - Furioso è uscito di casa e ha preso a pugni la prima persona che si è trovato di fronte. L’ha colpita con decine di pugni fino a quando non è stato fermato dagli agenti delle volanti di Milano che lo hanno arrestato.

 

L’episodio è avvenuto questa mattina in viale Abruzzi a Milano. Il giovane è sceso in strada ignorando i tentativi della madre che voleva calmarlo e ha preso a pugni la prima donna che ha incontrato, E. A., filippina di 41 anni che aveva appena accompagnato il figlio in piscina e che è morta all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Anche lui, che ha l’hobby del pugilato, è stato ricoverato all'ospedale Niguarda, piantonato dalla polizia, perché ha le mani sfigurate dai pugni che ha assestato.

La madre del giovane aveva avuto la sensazione che qualcosa non andava. Il ragazzo aveva inveito contro la sua ex e contro il mondo annunciando di volersela prendere con qualcuno. Poi aveva sbattuto la porta del suo appartamento in viale Abruzzi ed era sceso in strada. La madre ha così avvertito il 113: "Mio figlio vuole fare del male a qualcuno".

Il ragazzo ha camminato un pò e in viale Gran Sasso ha incrociato la sua vittima. Ha cercato una scusa per picchiarla. I testimoni che hanno assistito al massacro lo hanno visto mentre tentava di portarle via la borsa.  Poi, al primo tentativo di reazione della 41enne è scattata la follia. Decine di pugni scagliati al volto, in ripetizione. I passanti hanno chiamato aiuto. La vittima intanto ha perso i sensi e lui non ha smesso di colpirla fino a quando non è stato fermato dalla polizia.

Nella sua abitazione gli agenti hanno sequestrato uno storditore elettrico, un coltello da caccia e un bilancino di precisione. Il ragazzo con un certificato di attività da pugile agonista e un precedente per furto in passato ha accusato problemi di depressione.

 

Incredula e visibilmente scossa la fidanzata dell’ucraino: “Non ci credo, non l’ha fatto, non lo potrebbe fare. Lui non potrebbe fare male a nessuno”. Secondo quanto raccontato dalla giovane i due non hanno avuto nessun particolare litigio nè ieri sera, nè questa mattina. "Avevamo una crisi, ma era tutto a posto, stamattina dovevamo vederci per andare al delfinario a Genova”, ha detto, raccontando poi di non aver avuto notizie del ragazzo per tutta la mattina e di essersi quindi preoccupata.

Sgomenti anche gli abitanti e i commercianti del quartiere che hanno assistito al gesto di follia del giovane pugile. Sul luogo dell’aggressione, all’altezza del civico 66, ci sono macchie di sangue, sul cemento, per 10 metri e la zona è stata transennata.

Grande disperazione anche per i familiari della vittima: "Siamo tutti sconvolti e ancora non ci crediamo". Poi, alcune amiche hanno raccontato: "Una brava donna, pensava sempre ai figli, una gran lavoratrice e una bravissima mamma. Era in Italia da 20 anni. Era una mamma molto in gamba, tutta lavoro e casa. Lavorava nove-dieci ore al giorno. Faceva la donna delle pulizie e la baby sitter per una famiglia che vive qua vicino". E hanno concluso: "Al figlio più piccolo non è stato ancora raccontato nulla, mentre il più grande, che ha 17 anni, sa tutto ed è sconvolto".

 

Non solo cordoglio per il brutale assassinio, ma proposte da parte delle istituzioni. Ombretta Colli, senatrice del Pdl, chiede una "perizia psicologica per chi svolge sport di contatto" (come ha fatto anche il consigliere provinciale del Pd Roberto Caputo) mentre Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, ricorda la necessità di "supportare anche in agosto le vittime di violenza e stalking".

Il presidente ha poi aggiunto: "Desidero esprimere il mio personale cordoglio alla famiglia e agli amici della donna filippina barbaramente assassinata questa mattina da un cittadino di origine ucraina. Resta esclusivamente il dolore per una morte tanto brutale quanto assurda che ci rende sgomenti e addolorati agli occhi di una comunità, quella filippina, ormai da anni perfettamente integrata nel territorio della Grande Milano. In estate, purtroppo, risultano statisticamente in aumento i casi di violenza contro le donne. Per questa ragione, la Provincia, nonostante le difficoltà di bilancio, ha mantenuto attivo anche in agosto l’Osservatorio in grado di supportare le donne vittime di violenza e stalking".