Mialno, 31 luglio 2010 - Si sono dati appuntamento alle 19 a Palazzo Isimbardi. Le prove di pace continuano. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, il presidente della Provincia, Guido Podestà, e il sindaco Letizia Moratti ieri sera hanno aperto il confronto sull’ipotesi di acquistare i terreni destinati ad ospitare l’Expo del 2015, oggi di proprietà di Fondazione Fiera e Gruppo Cabassi.

 

Dopo il via libera ottenuto in Consiglio regionale, è stato il governatore a presentare la sua proposta. Ad acquistare, nel disegno di Formigoni, sarebbe una società per azioni a maggioranza pubblica ma aperta ai privati, vale a dire, ai proprietari dei terreni. Il capitale della società sarebbe dato proprio dal valore delle aree, la Newco infatti ne subentrerebbe quale proprietaria. Le tre amministrazioni locali si dividerebbero quindi il 51% delle quote della società, ai privati il restante 49%. In questi mesi Provincia e Comune hanno avversato l’ipotesi dell’acquisto perché ritenuta troppo dispendiosa, anche in confronto al comodato d’uso, per le loro casse.

Formigoni, ieri, ha proposto a Palazzo Isimbardi e Palazzo Marino di pagare la relativa quota per la rilevazione dei terreni in un lasso di cinque anni. Come anticipato nei giorni scorsi, Fondazione Fiera è disposta a entrare nella Newco. Una disponibilità ribadita al Pirellone nelle ore che hanno preceduto l’incontro in Provincia. Da valutare la posizione dei fratelli Cabassi, proprietari del 30% delle aree scelte per l’Expo. Possibile che ad entrare nella Newco sia solo Fondazione Fiera. E che la società per azioni si trovi, a quel punto, a dover acquistare solo la parte dei terreni in mano ai Cabassi. La soluzione prospettata ieri da Formigoni a Podestà e alla Moratti sarà ridiscussa lunedì, giorno nel quale sono convocati un tavolo giuridico e un tavolo tecnico.

Da approfondire c’è un aspetto tutt’altro che secondario: il peso relativo delle tre amministrazioni locali nella Newco. A tal proposito, Provincia e Comune stanno esaminando la possibilità di creare una Newco che prenda i terreni in prestito, in comodato d’uso, senza acquistarli. Già ieri Podestà ha presentato al governatore una controproposta che andava in questa direzione. Il confronto sull’istituzione della Public Company continuerà lunedì. Ma - intanto - Regione, Provincia e Comune hanno iniziato a parlarne, mettendo da parte le divisioni. Ieri è stato anche il giorno del consiglio d’amministrazione di Expo Spa. Avrebbe dovuto essere l’ultimo prima della ripresa. Sarà invece il penultimo. Il 27 agosto la nuova convocazione. Il collegio sindacale ha infatti stoppato il lancio delle prime sette gare di progettazione perché Expo Spa non ha ancora completato l’iter per dotarsi di un organismo di vigilanza, previsto dal decreto 231sulla responsabilità amministrativa delle società. Superati invece le perplessità della Corte dei conti sul compenso di Giuseppe Sala: l’ad di Expo Spa percepirà un fisso di 270 mila euro lordi e fino a 130 mila di bonus per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Obiettivi ancora da fissare.