Milano, 29 maggio 2010 - Giovedì 27 maggio, si è conclusa la XI Edizione Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima - Città di Milano, promosso dall’Associazione Amici di Edoardo in collaborazione con il Comune di Milano, Settore Tempo Libero. La vincitrice è Gaia Rayneri, con “Pulce non c’è”. Seconde classificate, a pari merito, sono Silvia Avallone con “Acciaio” e Benedetta Tobagi con “Come mi batte forte il tuo cuore”.

 

Il premio, quest’anno tutto al femminile, è stato un’occasione per confrontarsi con il mondo adolescenziale contemporaneo, grazie alla varietà delle esperienze di vita rappresentate dalle tre autrici protagoniste: l’elaborazione di un lutto famigliare, di un omicidio, che è diventato un fatto storico del proprio paese; la deriva umana di una provincia operaia italiana, che smorza i sogni di giovani e adulti; infine la denuncia di quanto può essere deleteria la prevaricazione da parte delle istituzioni sugli individui, soprattutto quando queste sbagliano.

 

“È da molti anni – ha detto l’assessore Alan Rizzi – che il Comune partecipa alla realizzazione del Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima – Città di Milano e alle numerose iniziative dell’Associazione con cui condivide l’obiettivo di diffondere la cultura tra i giovani, stimolando e sostenendo la creatività dei ragazzi attraverso la lettura e la scrittura. Il Premio, che si assegna a Milano da oltre dieci anni, è nato per dare l’opportunità a giovani scrittori di far conoscere la loro opera prima al grande pubblico, una motivazione che ci vede accanto agli organizzatori con il nostro patrocinio e il nostro contributo”.

L’Assessorato allo Sport e Tempo libero del Comune di Milano, infatti, sostiene il lavoro svolto da Amici di Edoardo all’interno di una delle più importanti periferie di Milano, la Barona, dove l’Associazione, attraverso il Centro di aggregazione giovanile Barrio’s, crea anche un contatto tra la letteratura giovane di qualità e il territorio milanese. Come ogni anno le tre serate di presentazione dei testi finalisti sono state l’occasione per fare incontrare le autrici e il pubblico, composto dalle scuole medie superiori coinvolte attraverso la Giuria delle Scuole, dai frequentatori del Barrio’s che conta 30.000 presenze annue e da tutto il bacino milanese e dell’hinterland.

 

Come da tradizione la serata è stata condotta dalla madrina del Premio Lella Costa, accompagnata da Massimo Cirri, ed è stata anche l’occasione per premiare il vincitore del Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima – Cariparma per una letteratura europea: Jonathan Trigell, con “Boy A”. L’infanzia e la crescita sono ancora al centro della storia di un romanzo, indirettamente ispirato ad un cruento fatto di cronaca inglese degli anni ’90, che chiede in modo struggente e appassionato al pubblico di lettori a chi spetta decidere di concedere una seconda possibilità alle persone che sbagliano. Dal libro è stato tratto il film omonimo “Boy A” con Peter Mullan e Andrew Garfield.

Giunto quest’anno alla seconda edizione e promosso dall’Istituto di Credito Cariparma Gruppo Crédit Agricole, il Premio è rivolto ai giovani autori europei esordienti che abbiano pubblicato la loro prima opera tradotta in italiano. “Cariparma - Crédit Agricole è da sempre al fianco della cultura – ha spiegato il Presidente Ariberto Fassati – e dedica un’attenzione particolare alle iniziative che portano alla ribalta i giovani talenti. Per questo abbiamo scelto di affiancarci all’Associazione Amici di Edoardo in occasione del premio letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima. Cariparma – ha concluso Fassati - vuole essere in prima linea per valorizzare e far crescere il talento letterario dei giovani autori europei. ”

 

L’accompagnamento musicale delle letture è stato affidato all’arpista Alessandra Saraval, mentre al termine delle premiazioni gli studenti dell’Accademia Internazionale della Musica hanno intrattenuto il pubblico, che concludeva la cerimonia nel chiostro del Museo Diocesano con dolci e bollicine.

“Quest’anno – ha detto Rosella Milesi Saraval, Presidentessa dell’Associazione Amici di Edoardo - abbiamo proposto alle diverse giurie, di scrittori, studenti, ragazze e ragazzi frequentatori del Barrio’s, tre voci femminili che hanno saputo interpretare in modo straordinario le realtà di cui sono state testimoni e protagoniste. Spero che l’impegno dimostrato da queste esordienti sia d’esempio ai giovani che le hanno incontrate alle nostre presentazioni al Barrio’s e anche a chi leggerà i loro libri.”