Milano, 5 maggio 2010 - L'azienda regionale per la protezione dell’ambiente ha comunicato che una depressione sul Mediterraneo Occidentale mantiene condizioni perturbate sulla Lombardia fino alla prossima notte. Giovedì debole circolazione ciclonica residua sul nord Italia con precipitazioni da deboli a moderate sparse. Venerdì blando flusso occidentale con variabilità. Sabato e domenica una depressione sulla Francia interessa marginalmente la Lombardia, lasciando spazio lunedì a correnti umide occidentali.

Oggi il cielo sarà ovunque molto nuvoloso o coperto, con temporanee schiarite nel primo pomeriggio sulla pianura centroorientale. Precipitazioni sulle Alpi deboli o localmente moderate sparse, altrove moderate diffuse, localmente forti su Varesotto, Comasco, Milanese e Pavese. Anche a carattere temporalesco. Temperature massime in pianura tra 15 e 18 gradi.

Domani, invece, le precipitazioni saranno, nella notte e fino al primo mattino, deboli isolate e residue sui settori orientali, in rapido esaurimento. Dalla tarda mattinata deboli sparse sulle Prealpi, in locale intensificazione verso sera. Possibili anche sulla pianura. Anche a carattere di rovescio. Temperature minime in forte calo, tra 6 e 9 gradi, massime stazionarie o in lieve calo, tra 15 e 17 gradi.

 

COLDIRETTI - Secondo una prima rilevazione, il maltempo degli ultimi giorni sta creando numerosi danni anche all'agricoltura: allagamenti, semine interrotte. Paura per i vigneti della Valtellina, dove l’acqua ha iniziato a scendere lungo i costoni mettendo sotto pressione la tenuta dei vigneti terrazzati che guardano la statale 36 da Morbegno a Tirano. Fra Como, Lecco e Varese le semine di cereali, frumento e mais che già iniziano più tardi rispetto al resto della Lombardia sono state costrette a un ulteriore slittamento.

Nella Bassa Bresciana, a Capriano, questa notte alcuni canali non sono riusciti più a tenere l’acqua in eccesso e sono esondati allagando i campi e lasciando una patina di fango sulle strade, alcune delle quali sono stati bloccate. Sempre nel Bresciano a Montenetto sono stati registrati degli smottamenti. A Cremona, nel Casalasco, sono segnalati diversi campi allagati specialmente nelle zone adibite alla coltivazione di pomodori, cocomeri e meloni, con diversi canali andati in tilt per la troppa acqua. Nella Bergamasca sui prati impregnati d’acqua non si riesce a tagliare l’erba che serve da foraggio per gli animali.

Nell’Oltrepo Pavese c’è preoccupazione per il rischio frane, mentre nel resto della provincia i coltivatori di riso hanno dovuto rinunciare alle semine in asciutta. C’è paura anche per il Po: il fiume è cresciuto di un metro e mezzo negli ultimi due giorni; gli agricoltori si aspettano per l’ondata di piena per domani. Nel Mantovano per adesso la situazione è stabile, mentre nel Lodigiano e nel Milanese i ristagni d’acqua sui campi hanno causato un’interruzione delle semine del mais partite già in ritardo a causa delle piogge di febbraio e che ora sono state di nuovo paralizzate dall’acqua. La pioggia ha anche spianato il fieno che era già pronto per essere tagliato, ma che per adesso non si può raccogliere.

Per quanto concerne la situazione dei laghi, il Maggiore a Sesto Calende è passato in 24 ore da un livello di 150,3 centimetri a uno di 166,7, mentre quello di Como a Malgrate è salito da 81,6 a 91,1 centimetri.