Milano, 3 febbraio 2010 - Una lotta all’ultima preferenza, anzi all’ultimo tortellino o all’ultimo risotto alla milanese. Dipende dai menù. Le Regionali sono anche questo. Per conquistare consensi ed entrare al Pirellone le cene elettorali sono considerate uno dei metodi migliori. Meglio ancora se cene di massa e con ospiti di prestigio. Qualche esempio? Lunedì sera due candidati del Popolo della Libertà si sono sfidati a colpi di antipasti, primi e dolci, gratis per i potenziali elettori. Parliamo degli assessori Massimo Buscemi e Stefano Maullu, candidati nel collegio Milano e provincia alle Regionali del 28 e 29 marzo.

 

Buscemi ha chiamato a raccolta i suoi simpatizzanti in uno stand di Fieramilanocity, dove sono arrivati circa 6 mila commensali. Sì, avete letto bene, 6 mila. Tutti seduti, serviti e riveriti da un battaglione di camerieri. Il menù? Interamente sponsorizzato — così raccontano gli organizzatori dell’evento — dal pasticificio di Giovanni Rana, sì proprio quello dei tortellini. E così, dopo l’antipasto di salumi, i due primi serviti sono stati tortellini pasticciati, naturalmente, e lasagne. Il dolce? Un’altra specialità di Rana: frolle al cioccolato.

 

Alla cena di Buscemi era presente praticamente tutto, o quasi, lo stato maggiore del Pdl lombardo: dal governatore Roberto Formigoni ("le elezioni regionali devono essere il trionfo delle nostre idee e del nostro modo di concepire la vita") al vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, fino al presidente della Provincia e coordinatore lombardo pidiellino Guido Podestà ("c’è bisogno di tanti campioni perché c’è una sfida aperta con la Lega Nord") e al sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi. Presente anche Paolo Berlusconi, il fratello del premier. Non mancavano i vip. Il manager di volti noti della tv, Lele Mora, ha persino parlato dal palco ("c’è un pubblico meraviglioso per un grande uomo"). E poi Daniele Interrante, ex dell’Isola dei Famosi, l’attore Renato Pozzetto e Don Antonio Mazzi, che a inizio serata ha invitato tutti a recitare il Padre Nostro e a dare un’offerta per i bambini di Haiti.

 

Maullu, dal canto suo, ha organizzato la sua cena elettorale all’Hotel Marriott di via Washington. Lo stile? Un evento elettorale all’americana, con tanto di palloncini e coccarde colorate. Cena in piedi per 3.680 invitati registrati dagli organizzatori, tra i vip soprattutto politici. Il menù? Antipasti misti, dai funghi della Sila agli involtini di melanzane, passando per specialità a base di peperoncino. Come primi, invece, risotto alla milanese e di carciofi, tartare di branzino. A bagnare il tutto i vini del Salento (Negramaro, Galatina e Alezio). La lotta all’ultima preferenza elettorale passa anche da qui, da un tortellino a un risotto.