Milano, 10 dicembre - Il “cuore” della Milano medievale torna a essere visitabile. Sono stati presentati i lavori di restauro dell’area archeologica sotto il sagrato del Duomo comprendente il battistero di S. Giovanni alle Fonti e l’abside di S. Tecla.

 

L' intervento di riqualificazione è stato avviato nel luglio del 2008 ed è  costato tra i 600mila e i 700mila euro, realizzato con il contributo degli assessorati alla Cultura di Regione e Provincia, l’istituto di Archeologia dell’Università Cattolica e il coordinamento della Direzione generale per i beni culturali della Regione e la Soprintendenza per i Beni archeologici.

 

L’area è stata valorizzata e ristrutturata, ci sono stati il restauro dei resti archeologici e il rifacimento del percorso di visita che, ha spiegato Francesco Doglioni (l’architetto che ha curato l’allestimento), è stato concepito senza indugiare troppo sugli aspetti spettacolari.

 

Soddisfatto è anche il presidente della Veneranda Fabbrica, Angelo Caloia: “Visitando quest’area si puoò vedere l’espressione della Milano antica”, ha detto, “una memoria religiosa importante che esprime la testimonianza della Milano di allora”. Proprio nel battistero di S. Giovanni, infatti, S. Ambrogio battezzò S. Agostino. La professoressa Silvia Lusardi Siena, che ha coordinato l’intervento, spera nel proseguo degli scavi nella parte ancora sconosciuta, a sud della cattedrale, verso la piazza, con l’obiettivo di ricostruire, a poco a poco, l’immagine antica di piazza del Duomo nella sua interezza. Intanto, da lunedì 14, l’area archeologica sotto il sagrato sarà ufficialmente riaperta al pubblico: costo del biglietto 4 euro.