Crisi, aumentano ristoranti e bar: in cinque anni +12,7%

Milano si piazza al quinto posto, prima fra le grandi città, per quanto riguarda l'incremento nel numero di attività nella ristorazione dal 2009 al 2014. Monza all'ottavo posto. Solo Sondrio è in controtendenza

Bud Spencer alle prese  con un gigantesco arrosto  in “Porgi l’altra guancia”, film in coppia  con Terence Hill del 1979

Bud Spencer alle prese con un gigantesco arrosto in “Porgi l’altra guancia”, film in coppia con Terence Hill del 1979

Milano, 30 gennaio 2015 - Sarà la crisi o saranno i programmi televisivi che parlano solo di cucina. Fatto sta che da qualche anno a questa parte gli italiani si scoprono sempre più cuochi. Secondo una rilevazione della Camera di Commercio di Monza ristoranti, ambulanti, gelaterie, pasticcerie, bar, take away in Italia fra il 2009 e il 2014 sono cresciuti del 12,7% ed ora sono oltre 312mila. Nella classifica del maggiore incremento Milano è la prima fra le grandi città, quinta con un aumento del 22,6% e un totale di 15.775 esercizi. Monza, all'ottavo posto ha avuto una crescita del 20,7%. Unica provincia in controtendenza, è Sondrio dove ristoranti, gastronomie e simili sono diminuite dello 0,l6%.

Il boom maggiore si è avuto in Sicilia. A Palermo (prima città in Italia per crescita) l'aumento è stato del 27,5%, ma percentuali oltre il 20% si sono registrate anche in altri province siciliane, come Trapani, Siracusa, Catania, Caltanissetta e Messina. Al secondo posto si è piazzata Caserta (+23,2%). Fra le altre città da notare: Pisa al decimo posto con il 20,5% in più, mentre Napoli con un +16,5% è al diciannovesimo posto (13.680 imprese in totale) e Roma con una crescita del 14,4% è al ventisettesimo (ma prima in termini assoluti, con 24.866 imprese), seguita da Firenze e Bologna (entrambe +14,3%).

La città con più take away è Napoli (sono 1652 i ristoranti da asporto) che è al primo posto anche per gelaterie e pasticcerie (1.005)Lecce è al secondo posto per lo street food: gli ambulanti sono 152, solo 11 in meno che a Roma, più del doppio di Napoli (dove sono 74). Questo fenomeno culinario è soprattutto giovane. Nei primi nove mesi del 2014, il 40,8% delle nuove imprese aveva un titolare under 35; il 38,8% era al femminile (il 44,4% fra le pasticcerie). Significativa anche la presenza di stranieri una nuova impresa su cinque ha titolare non italiano, percentuale che sale al 30,1% nei take away.