L’ex convento dell’Annunciata: un gioiello ritrovato nel cuore di Abbiategrasso

Convento, ospedale, ma anche autorimessa: ecco la storia dell'ex Convento dell'Annunciata, splendido edificio a due passi da Milano

Fonte: Proloco Abbiategrasso

Fonte: Proloco Abbiategrasso

Milano, 29 giugno 2017 – È il 1466 quando Galeazzo Maria Sforza succede al padre Francesco nella guida della città di Milano. Come ex-voto, fa erigere nell’odierna zona di Abbiategrasso un monastero dedicato alla Madonna dell’Annunciata e affidato ai Frati Minori Osservanti che ne sovraintendono la costruzione. Il convento viene consacrato nel 1477 e affidato dunque all’Ordine. Contemporaneamente, nel cantiere del Duomo, gli operari stanno costruendo l’elegante guglia dell’Amadeo. La città è in un periodo di grande fermento culturale.

Dopo la soppressione napoleonica del 1810, il convento viene trasformato in un ospedale che poi viene abbandonato. Si tratta della sezione maschile della Pia Casa per per "poveri schifosi, impotenti ed incurabili" che modificò profondamente la struttura del complesso per soddisfare le nuove esigenze. Dalla fine del 19° secolo venne frazionato per diventare una fabbrica di damigiane e successivamente una fabbrica per la lavorazione del sughero, un magazzino di materiale edile, la sede di svariate attività (quali un'autorimessa) e l’alloggio per circa 150 inquilini (tra cui i terremotati del Belice che qui trovarono accoglienza).

Nel 1997 il Comune decide di intervenire e acquista tutto il complesso. I restauri vengono avviati nel 2003 e hanno riportato alla luce bellissimi affreschi rinascimentali nel refettorio e nell’abside della chiesa. Proprio nella chiesa è stato svelato un intero ciclo con le Storie della Vergine, tema caro ai Frati Minori, dipinto da Nicola Magone di Caravaggio, detto Moietta, nel 1519.

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