Salone del Mobile 2017, in Brera "Erotic Pop Design"

Nel cuore di uno dei distretti del design più importanti della città. MAD Zone ha coinvolto designers, artisti e stilisti chiedendo loro di interpretare i più universali dei temi: l'amore e l'erotismo

Erotic Pop Design

Erotic Pop Design

Milano, 5 aprile 2017 - In occasione del Salone del Mobile in programma dal 4 al 9 aprile MAD Zone presenta Erotic Pop Design: The Contemporary Design of Love, in scena nella vetrina di via Brera 2, nel cuore di uno dei distretti del design più importanti della città. MAD Zone ha coinvolto designers, artisti e stilisti chiedendo loro di interpretare i più universali dei temi: l'amore e l'erotismo. La personalità e lo stile di ciascuno contribuiscono a disegnare all'interno dello store un percorso sensoriale che accompagna ogni visitatore alla scoperta di un punto di vista inedito e contemporaneo sul legame fra design e passione, su come si possa dare forma alle più impalpabili sensazioni.

A dar luce allo spazio e al tema scelto si è affiancata una nuova realtà nel mondo dell'illuminotecnica "LUCETU" nata da due amici, Isacco Brioschi architetto e designer e Corrado Rivolta creatore di luce. LUCETU presenta nuove soluzioni aperte alla creatività di chi le sceglie. La coppia creativa SA13 presenta una limited edition esclusiva di oggetti in ceramica: i piatti 'In Eros We Trust' e il toy 'Not Just for Lady', per la cena e per il dopocena. Adriana Lohmann, brasiliana di nascita e milanese di adozione, sceglie perle nere e tessuti metallici dall'allure fetish per le sue scenografiche lampade a cascata.

Dal Brasile arriva 'Macaco', la miniscultura (con variazione a sorpresa) della Naive Collection of Art, limited edition di “artistartesão artgallery”, espressione dell'artigianato in Balata, specifico della regione di Monte Alegre, realizzato in una gomma elastica estratto dalla balateira, albero diffuso nello stato di Parà in Amazonia. 13Ricrea disegna cuori con le sue sedute e i suoi elementi di arredo realizzati con materiali di recupero: la sostenibilità è certamente una delle più contemporanee e significative forme di amore e di rispetto che il design pu raccontare. Il fotografo Matteo Bertolio presenta delle abat jour dove immagini di corpi illuminati dall'interno prendono forma in un oggetto d'arte illuminata e illuminante. 'Gloryhole' è invece la proposta del designer bergamasco Stefano Mazzucchetti: uno specchio, già sinonimo di vanità, che diventa strumento per svelare l'anima nascosta di chi osserva e di chi è osservato attraverso un inedito buco della serratura.

La moda vuole la sua parte e partecipa con il suo linguaggio al racconto d'amore e d'erotismo di MAD Zone. Eles Italia, celebre marchio di demi couture che ha scelto MAD Zone come prima vetrina in esclusiva dopo il successo degli esordi on line, propone una capsule collection di abbigliamento e accessori creata appositamente sulla quale campeggiano inconfondibili ricami, totalmente fatti a mano, in cristalli e pietre dure dal carattere pop e sexy. Fra arte e moda si colloca Elisabetta Carozzi con la poesia di 'Iconica', la sua collezione di collane in vetro che raffigurano labbra, cuori, baci, seni e abbracci, in una fusione continua fra il sé e l'altro e con i pensieri rivolti a donne icona come Alda Merini, la Carmen di Bizet, Rossy de Palma attrice musa di Pedro Almodovar, la Marianne cantata da Leonard Cohen e Maya, protagonista di 'Kama Sutra: una storia d'amore', film prodotto e diretto dalla regista indiana Mira Nair.

L'Erotic Art Collection della jewel designer Rossella Ugolini si ispira al medioevale Romanzo della Rosa, che narra l'incontro fra il cavaliere e la sua amata. Rossella trasfigura la loro passione nei suoi gioielli con serpenti e pietre rosse, in un linguaggio visivo estremamente sensuale. La collezione 'Bless Me' di Bucobianco porta un'esplosione di colore e grafiche dall'allure surrealista che trasformano accessori, top, miniabiti e shorts in manifesti a cavallo fra viaggio e realtà. Scendendo le scale si approda alla secret room immaginata dall'artista Rabi Diop, già ospite della Biennale di Dakar nel 1998 e dal 2012, in equilibrio fra arte e design sulla scena milanese: uno spazio misterioso e avvolgente da scoprire abbandonando ogni pre-giudizio.

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