Fiera del cibo, a maggio la prima edizione. "Sarà un’altra Expo, ma in cinque giorni"

La 'Milano Food City' avrà eventi in tutta la città modello Fuorisalone

Piazza Duomo apparecchiata

Piazza Duomo apparecchiata

Milano, 24 gennaio 2017 - Dopo il design e i libri, il protagonista della primavera milanese sarà il cibo. Dal 4 all’11 maggio Milano ospiterà la prima settimana meneghina dedicata esclusivamente al «food». L’evento ha già un nome, «Milano Food City», e punta a diventare un «Fuorisalone del cibo», cinque giorni di eventi diffusi in tutta la città (via Marghera sarà una delle strade «in vetrina») dove al centro della scena non ci sarà il design ma la ristorazione declinata in tutte le sue forme (gli chef stellati non mancheranno). La cinque giorni sarà collegata con «Tuttofood» (sottotitolo: Milano World Food Exhibition), giunta alla quinta edizione, che si svolgerà nella Fiera di Rho dall’8 all’11 maggio.

Il parallelo design-food è anche temporale. Sì, perché la kermesse gastronomico-culturale cittadina che vedrà coinvolti Comune, Regione, Camera di Commercio e Fiera arriverà immediatamente dopo il Salone del Mobile e il collegato Fuorisalone (dal 4 al 9 aprile) e dopo la Fiera del libro alla milanese (Tempo di libri dal 19 al 23 aprile). Il sindaco Giuseppe Sala tesse un filo rosso che collega la Milano Food City e l’Expo 2015, il cui titolo era «Nutrire il pianeta, energia per la vita»: «Tutto gira intorno al food, è una delle qualità di Milano che si va a sommare ad altre più note come moda e design – sottolinea il primo cittadino durante il suo intervento al convegno «OpenAgri» a Palazzo Marino –. Dobbiamo trovare il coraggio, in questa fase storica, di vendere al mondo il fatto che Milano possa essere la capitale del food. Soprattutto dopo l’Expo».

La Milano Food City, in altre parole, sarà un’Expo concentrata in cinque giorni, tra Milano e Fiera di Rho. Ma l’eredità dei temi sviluppati durante l’Esposizione universale lascerà una traccia permanente anche in altre zone della città, aggiunge l’assessore alle Attività produttive Cristina Tajani. Il progetto «OpenAgri» sopracitato prevede come primo intervento la ristrutturazione della Cascina Nosedo, nella periferia sud della città, che diventerà un polo agricolo d’eccellenza, ospitando start up del comparto agroalimentare e attività di inclusione sociale per la riqualificazione della periferie, in particolare un «Open Innovation Hub» finalizzato alla valorizzazione dell’area milanese di Porto di Mare. «OpenAgri» è un progetto triennale da 6,2 milioni di euro, finanziato dalla Commissione europea, capofila il Comune di Milano, cui aderiscono diversi partner tra cui la Fondazione Parco Tecnologico di Lodi, la Camera di Commercio di Milano, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano. Collegato al progetto c’è anche un programma di accelerazione tecnologica, «Alimenta2Talent», ideato dalle start up che operano nel Lodi Science Park. Il vincitore della terza edizione di «Alimenta2Talent» è Mycoplast (Mogu), una start up con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare una tecnologia per la produzione su scala industriale di biomateriali innovativi prodotti a partire da micelio (funghi) e scarti provenienti da filiere agro-industriali.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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