A Milano quattro università britanniche: Brexit non frena la voglia di Inghilterra

Appuntamento in via Statuto

Agnese Zanoni

Agnese Zanoni

Milano, 24 marzo 2017 - L’Inghilterra si conferma fra le mete più richieste dagli italiani che vogliono studiare all’estero: ancora attraente per l’eccellenza delle sue scuole e al momento ancora “accessibile” perché il governo britannico ha riconosciuto anche per l’anno accademico 2017/2018, nonostante Brexit, un sistema di aiuti finanziari agli studenti europei, con Student’s Loans o Grants, per sostenere il costo dell’intera retta universitaria sino al termine del corso di studi. Oggi Milano ospiterà un workshop invitando quattro università britanniche che presenteranno la propria offerta didattica nella sede di via Statuto 18 de WEP, organizzazione internazionale che promuove scambi culturali e linguistici nel mondo.

La giornata sarà costituita da due momenti, uno dalle 10 alle 13, l’altro dalle 15 alle 18. La Coventry University, la University of Essex, la De Montfort University of Leicester e la University of South Wales illustreranno i loro programmi formativi e risponderanno ai dubbi e alle curiosità di chi ha intenzione di affrontare gli studi universitari in Gran Bretagna.  “Gli studenti italiani rappresentano la quarta comunità più numerosa tra gli iscritti alle università britanniche con un passaporto europeo in tasca, alle spalle solo di Germania, Irlanda e Francia – spiegano da WEP, organizzazione internazionale di scambi culturali e linguistici nel mondo -. Negli ultimi quattro anni accademici, fino al 2015/16, gli immatricolati provenienti dal nostro Paese sono aumentati del 66%”. I corsi più richiesti? Sicuramente Business e Management, ma anche ingegneria e lingue straniere.

Piacciono i percorsi che uniscono insieme più facoltà, come ‘Psychology with Criminology’”. “Il fatto che chi inizi nel 2017/2018 potrà richiedere il prestito governativo per tutto il periodo di studi rende più sereni”, spiega Agnese Zanoni, responsabile del programma Università all’estero per WEP. Anche perché un anno di studio oltre la Manica si aggira intorno alle 9.250 sterline. “Cifre importante rispetto alle nostre università pubbliche – continua – ma giustificate dal tipo di servizi e dai plus che le università britanniche offrono e che rimarranno. Su cosa succederà dopo il 2018 ancora nessuno si sbilancia, probabilmente continueranno delle formule di prestito o si creerà un sistema di borse di studi”. Parteciperà al workshop anche il British Council. 

 

 

 

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