Milano, via al corteo nazionale contro Jobs act, precarietà e razzismo

"Cacciamo i ladri di diritti", è lo striscione in testa alla manifestazione, retto da una folta rappresentanza della Cispm, la Coalizione Internazionale dei Sans Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo

Il corteo contro Jobs Act a Milano

Il corteo contro Jobs Act a Milano

Milano, 28 febbraio 2015 - È da poco partito a Milano il corteo della manifestazione nazionale contro jobs act, precarietà e razzismo, che sabato pomeriggio percorrerà le vie del capoluogo lombardo da largo Cairoli fino a piazza San Babila. "Cacciamo i ladri di diritti", è lo striscione in testa alla manifestazione, retto da una folta rappresentanza della Cispm, la Coalizione Internazionale dei Sans Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo. In piazza, fra gli altri, i rappresentanti del Forum Diritti/Lavoro, che ha promosso la manifestazione, i lavoratori pubblici e i vigili del fuoco.

Il corteo contro a Milano

CONTRO IL PRECARIATO - Tantissime le bandiere dell’Usb, presente con delegazioni da tutte le regioni, che sfila dietro gli scudi rossi del sindacato e lo slogan “Insieme siamo imbattibili”. «Oggi siamo in tanti a Milano, nel cuore di quel modello Expo che dovrebbe fare da vetrina per l'Italia, a dire che quel modello, fatto di precarietà, lavoro gratuito e cementificazione del territorio, lo rispediamo dritto al mittente», dichiara Fabrizio Tomaselli, dell'Esecutivo Nazionale Usb. «Per prima cosa lo rimandiamo indietro a RenziPoi - ha proseguito Tomaselli - lo rispediamo indietro al Matteo numero due, e a quella Lega che oggi in piazza fa finta di fare l'opposizione ma che in Lombardia, a braccetto col Pd, ha anticipato il jobs act per la cogestione del business Expo». «Non ultimo - ha concluso - lo rispediamo a Cgil-Cisl-Uil, che per Expo hanno sottoscritto l'incredibile accordo sindacale che autorizza sfruttamento e lavoro gratis ed hanno poi la faccia tosta di chiamare i lavoratori a scioperare soltanto a cose fatte».

CONTRO IL RAZZISMO - Aboubakar Soumahoro, portavoce italiano della Cispm, ha così commentato dal corteo la giornata di lotta: “Oggi la Lega marcia su Roma per estendere la sua sfera di influenza politica, ma non lo farà sulla pelle dei migranti. Con aperta strumentalità Salvini alimenta la paura dell’ ‘invasione straniera’, dipingendo migranti, richiedenti asilo e rifugiati come parassiti che vivono nel lusso a spese dello Stato. Ma oggi siamo qui, tutti e tutte insieme,  a testimoniare che questo populismo ha le gambe corte – ha evidenziato Soumahoro – perché siamo uniti dagli stessi bisogni, quali dignità, lavoro e diritti, e  continueremo ad opporci al razzismo, allo sfruttamento ed alla guerra”, conclude il portavoce Cispm.

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