Corruzione, Tribunale del Riesame: "Mantovani resta in carcere"

E' stata rigettata l'istanza di scarcerazione presentata giorni fa

Mario Mantovani (NewPress)

Mario Mantovani (NewPress)

Milano, 4 novembre 2015 - Mario Mantovani, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia arrestato lo scorso 13 ottobre per concussione, corruzione e turbativa d'asta, rimane in carcere. Lo ha confermato il suo difensore, l'avvocato Roberto Lassini, spiegando che il tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza di scarcerazione presentata giorni fa. L'avvocato Lassini ha spiegato di aver avuto conferma solo stamani del rigetto dei giudici del  Riesame i quali ieri, giorno della scadenza dei termini per la loro decisione, in tarda serata, non avevano ancora depositato il loro provvedimento. Provvedimento di cui però c'è solo il dispositivo ma non le motivazioni. 

Nel corso dell'udienza, il 29 ottobre, avevano preso la parola sia i rappresentanti dell'accusa, il procuratore aggiunto Giulia Perrotti e il pm Giovanni Polizzi, sia l'avvocato Roberto Lassini. Quest'ultimo aveva detto che "Mantovani è molto provato e inizia anche ad essere alterato per questa vicenda". Lassini avava chiarito di aver parlato per quasi due ore, alla presenza anche del pm di Milano Giovanni Polizzi, per illustrare le tre memorie difensive depositate e per ribattere "alla gravità indiziaria" contestata dagli inquirenti negli atti su tutti e tre i capi di imputazione. E anche lo stesso Mantovani aveva preso la parola per dichiarazioni spontanee per respingere le accuse nel merito.

L'altro ieri invece, il Riesame ha accolto la richiesta di arresti domiciliari presentati da Giacomo Di Capua, lo stretto collaboratore di Mantovani anche lui arrestato lo scorso 13 ottobre. 

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