Coppia dell'acido, telefono di Boettcher al setaccio dopo i video "sadici"

Il telefono del borker è stato sbloccato e ora i tecnici procedono a estrapolare altro materiale eventualmente contenuto dopo quello scoperto nei giorni scorsi, i video definiti dal pm di "sadismo puro"

Alexander Boettcher a processo nella gabbia degli imputati

Alexander Boettcher a processo nella gabbia degli imputati

Milano, 23 febbraio 2016 - Nel laboratorio di un consulente tecnico di Genova saranno effettuate le operazioni di estrapolazione di altro materiale eventualmente contenuto in uno smartphone di Alexander Boettcher, il broker già condannato a 14 anni di carcere per l'aggressione ai danni di Pietro Barbini, assieme all'amante Martina Levato, e sotto processo per altri blitz. Già nelle scorse settimane, infatti, a seguito del lavoro sul telefono sequestrato nel corso delle indagini, coordinate dal pm di Milano Marcello Musso, da parte dei consulenti dei legali delle parti civili (gli avvocati Paolo Tosoni, Chiara Graffer, Andrea Orabona, Benedetta Maggioni e Roberto Parente) sono saltati fuori una serie di video, definiti dal pm di «sadismo puro». Tra questi, uno in cui si vede Martina bere su richiesta di Alex una bottiglia che sembra contenere urina, un altro in cui Boettcher strappa la testa ad una gallina e un altro ancora in cui Levato subisce una scarnificazione. Video mostrati in aula su disposizione del collegio del processo al broker, mentre pm e legali di parte civile hanno fatto riferimento più volte nei loro interventi davanti ai giudici anche ad altre immagini e chat ricavate dal telefono dell'imputato.

Nei giorni scorsi, inoltre, i consulenti hanno scovato anche altri filmati (che potrebbero essere mostrati in aula), tra cui, in particolare, un video nel quale si vede una marchiatura con un ferro caldo su un gluteo di Martina. Le parti civili, poi, hanno chiesto nelle scorse udienze di poter andare avanti nelle operazioni di estrapolazione per cercare altre immagini e contenuti riferibili al periodo che va da metà settembre 2014 a fine dicembre, quando Alexander è stato arrestato assieme all'amante. È toccato ad un'azienda di Monaco in Germania sbloccare il telefono, attraverso un software specifico prodotto in Israele, perché mancava un codice (Alex ha detto di esserselo dimenticato) per accedere ad una parte dei contenuti. Oggi, dunque, si terranno le operazione di estrapolazione dei nuovi dati alla presenza, come stabilito dal collegio presieduto da Elena Bernante, dei consulenti di tutte le parti, anche della difesa di Boettcher.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro