Giovedì 25 Aprile 2024

Convention di Sel a Milano, ovazione per il sindaco Pisapia

Nichi Vendola: "Questa tre giorni è l'inizio di un cammino, faremo coordinamento delle sinistre". Ad animare l'incontro, la minoranza Pd presente. Gianni Cuperlo: "Insieme ma non disegno di rottura Pd", Civati e Fassina: "Restiamo nel partito, ma non è detto che non si divida"

Nichi Vendola e Giuliano Pisapia alla convention Sel di Milano

Nichi Vendola e Giuliano Pisapia alla convention Sel di Milano

Milano, 25 gennaio 2015 - Ovazione alla convention Human Factor di Sel, Sinistra Ecologica e Libertà, a Milano all’arrivo del sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia. Lungo battimani alla sua entrata nella sala e lavori bloccati per alcuni istanti. Ad animare l'incontro, la minoranza Pd presente: da Gianni Cuperlo a Pippo Civati a Stefano Fassina. 

 

PISAPIA: "PD NON PARTITO DELLE GRANDI INTESE" - Il primo cittadino del capoluogo lombardo invita il suo partito e la formazione politica guidata da Nichi Vendola a dar vita a un'iniziativa politica, "anche cambiando cavallo". "Ho detto a un ragazzino che venivo qui- racconta Pisapia dal palco- Lui mi ha detto: "ma la' ci sono solo le vecchie mummie...". Gli ho risposto 'vieni a vedere, non ci sono le vecchie mummie, ma un popolo entusiasta, un popolo che vuole il cambiamento necessario. Cambiando anche cavallo ma guardando sempre a sinistra". Il sindaco porsegue: "Il Pd e' il partito delle grandi intese? Io lo escludo". "Non so se siete andati alle feste dell'Unita' - continua, rivolgendosi alla platea - . Io ho visto un mondo come tanti anni fa, una sinistra che si mette al servizio. Li' c'e' una parte del Pd, che non e' il Pd. Noi dobbiamo rafforzare iniziative comuni con il popolo del Pd che non ama le grandi intese". E in questo percorso un ruolo importante spetta ai primi cittadini. "I sindaci di centro sinistra - ha detto - devono essere l'innovazione della politica. Questo e' il punto di partenza, altrimenti perdiamo ancora. Sono convinto che non ci devono guidare le ideologie ma la storia del passato che non possiamo dimenticare". Poi un'apertura alle opposizioni interne al Pd: "Nel Pd la minoranza all'interno del partito è la maggioranza all'interno del Paese".

 

VENDOLA: "OGGI INIZIO DI UN CAMMINO PER LA SINISTRA" -  Questa tre giorni non è un evento è l'inizio di un cammino che ci ha già trasformati. È un luogo di una sinistra plurale, ricco in cui non avete percepito né il rancore, né la depressione che sono i due sentimenti che da troppo tempo accompagnano la sinistra". Lo afferma Nichi Vendola dal palco di Human Factor, la convention di Sinistra Ecologia e Libertà.

VENDOLA: "NAZARENO E' ATTO DI NASCITA DEL PARTITO NAZIONALE" - Vendola afferma che "il Patto del Nazareno è il momento di fondazione del Partito della Nazione. È il seppellimento della dialettica tra destra e sinistra, tra giustizia ed ingiustizia. Ed è organico a questo progetto che la politica sia soltanto la processione dei commenti mentre altrove si esercita l'arte del comando".

VENDOLA: "FAREMO COORDINAMENTO DELLE SINISTRE" - "Possiamo prefigurare la nascita di un coordinamento fatto da rappresentati di tutti coloro che sono interessati a questo processo. In questo coordinamento dovrà essere consentita la doppia militanza, ognuno con la sua tessera", lo afferma sempre Nichi Vendola dal palco di Human Factor, la convention di Sinistra Ecologia e Libertà. "Questo coordinamento dovrebbe lavorare per tutto il mese di febbraio per decidere campagne nazionali per rimescolare tutti i popoli" di sinistra. "Ci saranno compagni e compagne che potranno spartire il pane della politica", aggiunge Vendola. "Noi abbiamo la volontà non di annunciare un fatto magico, l'improvvisa nascita di un nuovo soggetto politico. Siamo una comunità tra tante altre comunità. La geografia della sinistra è vasta - prosegue - Noi non siamo i primi e non siamo i migliori. Non intendiamo prefigurare un processo che prevede cessione di sovranità da parte di ciascuno, perché insieme tutti si possa fare un avanzamento. Non sciolgo Sel. Non dico a questa comunità di fare un passo indietro ma di fare molti passi in avanti". "Abbiamo dentro noi stesso abbattuto barriere in questi giorni. Voglio dire a tutti voi che lo scontro tra personalismi o narcisismo è una parodia. La contesa nei passaggi più importanti" in questi giorni «è stata una disputa politica. Oggi provenienti da tante storie e appartenenze veniamo a dire sinistra di governo vuole dire che qualcosa è accaduto. La domanda sociale che si è espresse nelle mobilitazioni sindacali in giro per l'Italia ha bisogno di una risposta politica", conclude Vendola.  Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia non entrera' a far parte del coordinamento delle forze di sinistra lanciato questo pomeriggio da Nichi Vendola a Milano. Lo ha detto lui stesso: "Non parteciperò al coordinamento, mi occupero' di Milano, delle sfide che attendono la citta' nei prossimi mesi". 

 

CUPERLO: "SE SI DISCUTE, C'E' VITA ANCHE NEL PD" - Le discussioni all'interno del Pd sulla legge elettorale sono il segno che "c'è vita, oltre che su Marte, anche nel Pd»: a sostenerlo, al suo arrivo alla convention di Sel a Milano, è stato Gianni Cuperlo. «Sulla legge elettorale abbiamo avanzato delle proposte - ha spiegato l'esponente dei Democratici -. In parte sono state accolte, in parte no. Abbiamo difeso le nostre posizioni, poi siamo in un partito, un partito è una comunità. Si discute». Per Cuperlo, infatti, «il problema dei partiti è quando non si discute, quando decide uno e basta. Se si discute, vuol dire che c'è vita".

CUPERLo: "QUIRINALE? PROPOSTA UNITARIA" - Per la successione a Giorgio Napolitano, "mi auguro che ci sia una proposta unitaria, seria, autonoma. Sarebbe un elemento che darebbe maggiore equilibrio e garanzia al percorso che ci apprestiamo a fare questa settimana". Lo ha detto sempre  Gianni Cuperlo del Pd. Per l'esponente dei Democratici, "la questione del Quirinale si pone in termini paradossalmente abbastanza semplici. Bisogna che il Pd discuta i criteri e il profilo di una candidatura autorevole, autonoma e in grado di essere ciò che deve essere: il garante supremo della Costituzione. Poi - ha concluso - se su quella candidatura confluiscono altre forze politiche e c'è un largo consenso, un largo accordo nel Parlamento, questo fa soltanto del bene alla democrazia italiana".

CUPERLO: "LIGURIA? PROBLEMA E' SNATURAMENTO PRIMARIE" -  "Ha ragione Sergio Cofferati a sollevare il problema. Una personalita' della sinistra che compie quel gesto... la denuncia della trasformazione delle primarie". Gianni Cuperlo sceglie il palco della convention di Sel per tornare sull'argomento delicato delle primarie, e su quello che e' successo in Liguria, con l'addio al partito di Cofferati. "Il problema non sono i brogli - dice - ma quando tu alteri la natura dello strumento. Il nodo non lo sciogli con un tagliando alle primarie se non le difendi". Detto questo, ben vengano le primarie "se non altro perche' hanno portato a Milano una persona come il sindaco Giuliano Pisapia" ha concluso, suscitando un lungo applauso della platea al primo cittadino, presente in sala.

CUPERLO: "INSIEME MA NO DISEGNO DI ROTTURA PD" - "Penso davvero che quello che state e stiamo facendo sia prezioso, ma vorrei dirvi che sarebbe un limite se una condizione di questo disegno fosse la rottura di un partito che raccoglie militanti magari delusi ma convinti che in questo partito vi sia un pezzo della loro storia", ha detto  Gianni Cuperlo, della minoranza Pd, dal palco di Human Factor. "Lo dico pensando che domani partirà un nuovo tormentone su chi sarà lo Tsipras italiano. Sarebbe molto bello invece se ciascuno per dove sta e come sta ragionasse su una crisi che, dopo aver distrutto la vita di milioni di persone, cambi il modo di pensare e organizzarsi". "Renzi dirige il partito su una linea che trovo spesso in contraddizione con le politiche della sinistra. Possiamo uscire e costruire un'altra cosa" oppure "c'è una seconda alternativa che è pensare che dentro quel progetto vive una comunità fatta di passioni che nonostante tutto pensa di battersi a viso aperto», aggiunge Cuperlo. Poi la chiusura: "La sinistra è molto più di noi. Good luck e camminiamo assieme". 

 

CIVATI: "NON MI FACCIO CACCIARE DA ESAGITATI" -  Pippo Civati non esce dal Pd. "C'e' qualcuno che mi dice di andarmene ma io non l'ho mai detto. Il problema vero e' che tanta gente se ne sta andando...", spiega arrivando a Human Factor, la conferenza programmatica di Sel. "Certo - aggiunge riferendosi agli attacchi subiti sul web- non mi faccio buttare fuori da qualche esagitato".

CIVATI: "MIO CANDIDATO AL QUIRINALE E' PRODI" - "Vorrei che il candidato non fosse deciso da Berlusconi, da un veto di Berlusconi, dalla solita impostazione", ha affermato Pippo Civati ) a proposito dell'elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Per Civati, "ci sono altre forze politiche in Parlamento. Basta guardarsi intorno - ha detto a margine della convention di Sel Human Factor a Milano. - Dipende dal nome. Ce lo vuole dire all'ultimo giorno, è un thriller. Partecipiamo al thriller con serenità". Ma dichiara: "Io un nome ce l'ho: è Romano Prodi. Non so se lo avete mai sentito nominare. Non capisco perché il segretario del Pd non abbia mai voluto spendere una parola".

CIVATI: "NON POSSO GARANTIRE CHE PD NON SI DIVIDA" -  "Non c'e' bisogno di dividere il Pd ma non posso garantire che questo non succeda". Pippo Civati, intervenendo alla convention di Sel, parla dei cambiamenti in corso, del dialogo con Sel, e di un partito democratico che non si sa se e' interessato o meno. "Riusciamo a costruire un progetto di sinistra alternativo? - chiede Civati alla platea di Sel - riusciamo a riportare la politica al centro della vita di tutti noi? Possiamo costruire questa alternativa? In realta' questo percorso di collaborazione e' gia' iniziato. Perche' banalizzaimo questo lavoro e non diciamo che questa collaborazione ci puo' portare lontano?". "Per me e' doloroso dire queste cose - aggiunge - io sono partito dall'Ulivo, ragiono piu' da militante che da dirigente politico. Io sono minoranza anche a casa. Che questo percorso continui e si traduca in un percorso politico, in un movimento nuovo in cui ci liberiamo da tutte le etichette. Se interessera' anche il Pd ne saro' felice altrimenti, come dice Renzi, ce ne faremo una ragione". 

 

FASSINA: "RESTO NEL PD, CON SEL CONFRONTO SUI CONTENUTI" - "Resto nel Pd": così Stefano Fassina ha risposto alla domanda su una sua possibile uscita dal partito, al suo arrivo alla convention di Sel a Milano. Proprio la presenza di tanti esponenti Democratici a Human Factor non sarebbe un segnale di prove di scissione. Al contrario, "sono prove di confronto e dialogo perché - ci serve un'analisi e un progetto condivisi. Bisogna lasciare stare i contenitori e - ha ribadito - guardare i contenuti". 

FASSINA: "QUIRINALE? NEL PD NON CI SIAMO" -  "Sull'elezione del nuovo Presidente della Repubblica dobbiamo lavorare a criteri condivisi, ma mi pare che non ci siamo all'interno del Pd". Stefano Fassina ha cosi' commentato il dibattito all'interno del partito sull'elezione del Presidente della Repubblica.  "Il nuovo Presidente dovrebbe garantire autonomia, esperienza, conoscenza delle dinamiche parlamentari e autorevolezza. Dobbiamo trovare convergenza su questo e non e' scontato nel Pd". Chiamparino e' un nome possibile? "Fare il gioco dei nomi non e' utile - replica Fassina - L'obiettivo di tutti e' essere uniti in questo passaggio nel Pd. Domani avremo un incontro con Renzi su questo".