Scuola, andata e ritorno dalla Transilvania: in tre mesi si diventa docenti provetti

Costo 10mila euro e si ha l’abilitazione all’insegnamento per il concorsone di LUCA SALVI

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Milano, 28 aprile 2016 - Un'abilitazione in Transilvania val bene un posto da insegnante nella scuola italiana. È la nuova moda del «c’est plus facile», che dopo dentisti e avvocati contagia anche il corpo docente e arriva a lambire il concorso al via oggi. Abilitazione nelle università di Romania o Bulgaria in soli tre mesi. Anzi in buona parte svolta online. Giusto in tempo per concorrere a uno degli 11.176 posti disponibili in Lombardia. Con le stesse possibilità dei colleghi che hanno seguito il Tirocinio formativo attivo (di un anno), ma mettendoci un quarto del tempo, senza obbligo di frequenza: calendario delle lezioni a piacimento. La differenza si paga alla cassa: tra i 7mila e i 10mila euro (3mila il Tfa).

Non si sa quanti saranno i candidati di abilitazione est-europea presenti al concorsone stamattina. L’Ufficio scolastico regionale (Usr) lombardo ha raccolto e gestito le adesioni. «I titoli li valuteremo alla fine», dice Luca Volonté, ufficio al Personale dell’Usr. «Da normativa europea si può ammettere qualsivoglia abilitazione – spiega Max Bruschi, ispettore in via Pola – da qualsivoglia Paese. Basta che il titolo sia riconosciuto valido dalla Direzione generale degli ordinamenti scolastici del Ministero dell’Istruzione» (Miur). Sullo stesso piano dei titoli rilasciati dagli atenei italiani. Altrimenti, si chiede un tirocinio di adattamento. «Più volte ho segnalato la questione al Ministero – continua Bruschi – perché un’abilitazione in 2-3 mesi difficilmente rispecchia l’iter formativo previsto in Italia». L’allarme era già stato sollevato da Paolo Latella, Unicobas Lombardia, «sugli insegnamenti di sostegno. Una scorciatoia che sta diventando una prassi consolidata. A spese degli alunni disabili».

Era stata presentata un’interrogazione dall’onorevole 5 Stelle Silvia Chimienti. Ma l’emigrazione in cerca di un titolo sfuggito in Italia non si ferma. Per fare una prova basta digitare su Google «abilitazione insegnamento in Romania» o «Bulgaria». E chiamare una delle società di intermediazione universitaria che appaiono. «Partiamo a settembre. Tre mesi di full immersion, quando preferisce: 2.500 euro subito, 8.000 solo dopo il riconoscimento del Miur. Siamo onesti», ci dice una centralinista. Una delle docenti in cerca di abilitazione parla «richieste da 7mila euro, vitto e alloggio esclusi. All’estero solo una settimana. Per gli esami finali». A Bucarest come a Sofia, a Cluj come a Timisoara. Con certificazione in lingua «che fa punteggio». E chi spiegherà poi in classe che studio è impegno e non escamotage?

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