I giovani tornano all’agricoltura. Allora aiutiamoli

Milano, 23 ottobre 2016 -

LETTERA

BISOGNA AIUTARE i giovani agricoltori che conservano le tradizioni e amano la terra, che assicurano prodotti genuini e che portano positività all’economia della nazione e rispetto dell’ambiente. Ci vuole più agricoltura green, e occorre liberare le imprese italiane dalla concorenza sleale che viene dall’estero. Gino Spolaore Zero Branco (Treviso)

RISPOSTA SICURAMENTE L’AGRICOLTURA, in Italia, merita attenzione e impegno. Per garantire a chi opera in questo settore tutele sul fronte della concorrenza estera e semplificazioni necessarie a rendere più proficuo e sostenibile il lavoro. In primis quello dei giovani, che anche in Lombardia - prima regione agricola d’Italia - hanno riscoperto il settore e portato nuova linfa con la ricerca e il ricorso alle tecnologie. Nell’ultima legge di bilancio il ministro Maurizio Martina ha ottenuto l’esenzione totale dei contributi previdenziali per i nuovi agricoltori under 40. I giovani che aprono un’azienda agricola da gennaio 2017 non pagheranno i contributi per 3 anni e poi li pagheranno con uno sconto del 66% e del 50% per il quarto e quinto anno. Anche questo un aiuto, che si somma all’aumento del 25% dei contributi europei già deciso nel 2014 sempre per le aziende condotte da giovani. Sono stati oltre 20mila i giovani che hanno trovato lavoro nel settore primario nel 2015 e le aspettative del Governo sono pari anche per il 2016. sandro.neri@ilgiorno.net

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