Ecco come era Milano ai tempi dell'Impero

Risorge la Milano romana e, come per incanto, si materializza, almeno visivamente, sullo schermo del computer di ARISTIDE MALNATI

L’attuale Porta Missori, appena  si entrava in città da Porta Romana

L’attuale Porta Missori, appena si entrava in città da Porta Romana

Milano, 13 febbraio 2016 - Risorge la Milano romana e, come per incanto, si materializza, almeno visivamente, sullo schermo del computer. Questo “miracolo” virtuale non è frutto di fantasia immaginifica, ma è capillarmente ricostruito sul blog “Urbanfile” (http://blog.urbanfile.org/2013/03/29/mediolanum-380-dc-circa/) da appassionati di storia a partire da vestigia, lette con attendibilità dagli studiosi. Ne esce una riproduzione in 3D della Milano del 380 d. C., mentre era capitale dell’Impero Romano d’Occidente (293-­402 d.C.); un momento in cui Mediolanum svolgeva un ruolo centrale, grazie all’impulso di Sant’Ambrogio, le cui prediche furono inni a una fede pura, senza sconti per nessuno, neanche per l’Imperatore Teodosio I.

MIL03C__WEBQuesto antico abitato prende ora corpo: una città a pianta romana con un reticolato di vie e piazze, abitazioni di ampia metratura, distribuite in condomini a più piani (una cosa rara, come e più di Roma e Ostia o di importanti città egizie, da Alessandria a Ermopoli, famose per i loro “grattacieli”). Una città soprattutto ricca di santuari, templi e ormai di chiese e basiliche, oltre che di palazzi dell’amministrazione, della giustizia e della finanza, si direbbe oggi. Un’immagine della città riprodotta in tutta la sua varietà cromatica, grazie anche alla comparazione con monumenti simili, della stessa epoca, ancora ben conservati.

Ci si può render conto di come fosse meritata la fama della nostra città: «A Mediolanum ogni cosa è degna di ammirazione, vi sono grandi ricchezze e numerose sono le case nobili. La popolazione è di grande capacità, eloquenza ed affabile. La città è circondata da una duplice cerchia di mura. Vi sono il circo, il teatro con le gradinate a cuneo, i templi, la rocca del palazzo imperiale, la zecca, le terme. I cortili con colonne sono adornati di statue di marmo, le mura sono circondate da una cinta di argini fortificati. Le sue costruzioni sono una più imponente dell’altra, come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la grandezza neppure il paragone con Roma», disse Ausonio (310­395), fine letterato del periodo tardo­imperiale. Insomma un centro, dove la vita culturale, ma anche le attività commerciali, anticipatrici della moderna laboriosità milanese, fervevano in un momento topico della storia d’Occidente: il passaggio tra mondo classico e società cristiana, di cui Milano fu la testimone più completa.

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