La Diocesi di Milano 'dona' una chiesa ai libanesi, il cardinal Scola e il patriarca Boutros Rai all'inaugurazione

Un gesto di amicizia e di ospitalità dell’Arcivescovo di Milano nei confronti di una Chiesa sorella. L'evento è previsto per domenica 23 novembre alle 11, nella chiesa di S.Maria della Sanità in via Durini

Il cardinale Angelo Scola

Il cardinale Angelo Scola

Milano, 22 novembre 2014 - Domenica 23 novembre alle 11, nella Chiesa di S. Maria della Sanità in via Durini, 10, Milano, l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola e Sua Beatitudine Eminentissima il Card. Béchara Boutros Raї, Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente dei Maroniti, inaugureranno la missione in cura d’anime per i fedeli di rito maronita. In città da tempo risiede una comunità libanese che già si ritrova nella chiesa di via Durini per la celebrazione della messa domenicale assicurata da un cappellano. Ora ne avrà la gestione come una normale parrocchia. Un gesto di amicizia e di ospitalità dell’Arcivescovo di Milano nei confronti di una Chiesa sorella.

Con circa 3 milioni di fedeli, distribuiti in tutto il mondo, ma con la patria d’origine in Libano, la Chiesa maronita è la più grande Chiesa cattolica di rito orientale, che utilizza anche la lingua aramaica, nata per opera dei discepoli del monaco San Giovanni Marone nel V secolo. Dal 15 marzo 2011 ne è Patriarca Béchara Boutros Raї, presidente della Conferenza episcopale libanese e del Consiglio dei patriarchi cattolici orientali, innalzato alla dignità cardinalizia da papa Benedetto XVI nel Concistoro del 24 novembre 2012. Nell’ottobre di quell’anno già aveva avuto occasione di venire a Milano.

La celebrazione di domenica è un passo ulteriore nel percorso di ospitalità tra Chiese avviato dalla Diocesi di Milano. "Un’iniziativa che rientra nella normale gestione pastorale dei migranti - sottolinea don Alberto Vitali, responsabile dell’ufficio diocesano della Pastorale dei migranti -, per cui la Chiesa di Milano mira ad accogliere al meglio le diverse comunità provenienti da Paesi esteri, a maggior ragione in questo caso, in cui si tratta di una Chiesa orientale cattolica".

L’indirizzo pastorale generale verso tutti i migranti, infatti, è quello di assicurare ai fedeli di altre nazionalità la possibilità di continuare a celebrare e crescere nella fede anche in un contesto diverso dal loro originario quale è appunto la città di Milano. "A seguito di incontri tra l’arcivescovo Scola e il Patriarca maronita - precisa don Vitali - si è concretizzata l’iniziativa, che già era nell’aria, di dare in gestione la chiesa di Santa Maria della Sanità ai Maroniti come cappellania con funzione di loro parrocchia. L’iniziativa ha trovato la piena disponibilità del parroco di San Babila, don Enrico Magnani, sotto la cui giurisdizione ricade la chiesa di via Durini".

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